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Dietro le quinte del solenne giuramento delle Guardie Svizzere Pontificie

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Le Guardie Svizzere Pontificie
In occasione dell’anniversario del sacco di Roma, ricordato per le 189 Guardie Svizzere che difesero Papa Clemente VII contro l’esercito di Carlo V, il 6 maggio 2024 alle ore 17.00 nel Cortile di San Damasco del Palazzo Apostolico in Vaticano le 34 nuove leve presteranno il solenne giuramento

Il grande pubblico non è a conoscenza di quali sono i compiti delle Guardie Svizzere, le loro missioni e l’organizzazione degli allievi che fin da giovanissimi sono addestrati nella protezione del Santo Padre.

Così con uno speciale “dietro le quinte” abbiamo incontrato i 34 allievi, che presteranno giuramento il 6 maggio, in occasione delle prove, aperte ai media per la prima volta, accompagnati dal Eliah Cinotti portavoce delle Guardie Svizzere Pontificie.

Le divise delle Guardie Svizzere @saracacciarini

L’evento è stato emozionate a partire dalla lunga ed impegnativa vestizione. Per l’occasione le guardie indosseranno la “Gran Gala”, l’uniforme di gala comprensiva di armatura, che viene indossata per la benedizione papale “Urbi et Orbi”, a Natale e Pasqua.

Dettagli di spade e alabardi@saracacciarini

Ogni divisa è pronta, appesa con il nome della nuova leva, colorata, in testa l’elmo e per concludere l’attrezzatura: alabarda e spada per il servizio d’onore, mentre l’arma di ordinanza è una pistola Glock 19 Gen 4 oltre allo spray al peperoncino. Le Guardie Svizzere inoltre sono addestrate per l’utilizzo dei fucili d’assalto 90 e i Teaser X2 in dotazione fin dal 2016.

Dettagli della vestizione @saracacciarini
Quest’anno vi è stato un aumento significativo delle nuove leve, sedici sono lingua tedesca, sedici francofona e due di lingua italiana, ma l’obiettivo è quello di averne ancora di più.

Ma partiamo dall’addestramento di base che sono due mesi, il primo mese in Vaticano dove gli insegnano l’italiano, il protocollo, mentre la seconda parte avviene in Ticino con la polizia svizzera dove le Guardie Svizzere imparano il combattimento militare tattico, la self defence, il tiro, la psicologia, prima di entrare in servizio per ventisei mesi. Finito il contratto base, la Guardia se vuole, può tornare in Svizzera. Un volta la mese in più c’è una giornata in cui si riaddestrano, ed è l’unico corpo militare a farlo, con corsi psicologia e nuovi allenamenti.

Dettagli delle armature @saracacciarini

I sottufficiali hanno un addestramento ancora più mirato e frequente perché quando il Papa viaggia oppure si avvicina alle persone in piazza San Pietro ci sono anche la Guardie Svizzere in borghese ed è necessaria una formazione per la protezione ravvicinata.

Parlando di armi quella principale della Guardie Svizzere è parlare. Attraverso la parola riescono sempre a sbloccare le situazioni e questo fa parte della loro formazione cristiana: ascoltare le persone.

Un momento della vestizione @saracacciarini
Ma quali sono i requisiti per diventare Guardia Svizzera per la protezione del Santo Padre?

Essere cittadini svizzeri, cattolici, aver finito la scuola reclute nell’esercito svizzero, il liceo o la formazione professionale, una buona fede, non avere problemi con la giustizia  o finanziari. A questo punto l’aspirante può inviare un dossier e, se passa la prima selezione, la seconda avviene con il comandante in Svizzera per un colloquio che può durare anche un’ora e un test psicologico. In seguito nel giro di 3-6 mesi l’allievo parte per Roma. Tra i requisiti c’è anche essere alti almeno 1,74 ed un’età massima di 30 anni.

Ad oggi il Corpo delle Guardie Svizzere conta un totale 135 elementi. Essi sono il biglietto da visita del Vaticano e con la fede aiutano ascoltando i fedeli. Non mancano però anche momenti di svago e attività culturali: il cappellano organizza viaggi e servizi di distribuzione del cibo sotto il portico di piazza San Pietro per sostenere con la presenza opere caritative e restare sempre vicini agli emarginati. I turni di lavoro sono sei giorni su sette con un minimo di sei ore fino a dodici ed eccezionalmente sedici. Il Papa li conosce uno per uno e raccontano che quando dà la stretta di mano e guarda negli occhi l’impressione è che il mondo si fermi e sembra di essere soli con lui in un momento di grande spiritualità.

Il giuramento del 6 maggio alle ore 17 avviene sulla bandiera del Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie, alla presenza del rappresentante del Santo Padre, Sua Eccellenza Mons. Edgar Peña Parra, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

Le guardie giurano così di proteggere e difendere il Papa in carica e tutti i suoi legittimi successori, anche a rischio della propria vita, come hanno fatto in passato i nostri valorosi e fedeli antenati.

Le Guardie Svizzere nel cortile in attesa dell’inizio delle prove @saracacciarini
Formula di Giuramento (letta dal Cappellano)

«Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Pontefice regnante e i suoi legittimi

successori, di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, se necessario, anche la mia vita in loro

difesa.

Assumo gli stessi doveri nei confronti del Collegio Cardinalizio durante la vacanza della Sede

Apostolica. Prometto anche al Comandante e agli altri Superiori rispetto, fedeltà e obbedienza. Così

giuro, che Dio e nostri Santi Patroni mi assistano.»

Risposta delle guardie alla bandiera

«Io, Alabardiere …, giuro di osservare fedelmente, lealmente e onorevolmente tutto ciò che in questo

momento mi è stato letto. Che Dio e i nostri Santi Patroni mi assistano!»

Sarà possibile assistere al Giuramento in streaming sul sito ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia: www.guardiasvizzera.ch.

 

Il Concerto di Natale in Cattedrale diretto da Mons. Marco Frisina