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“Ufo 78” del collettivo Wu Ming edito da Einaudi

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"Ufo 78" Wu Ming, Einaudi editore-stile libero Big copertina di Andrea Alberti, Chialab progetto grafico Riccardo Falcinelli
Wu Ming è un collettivo di scrittori italiani fondato nel 2000 a Bologna, e all’esordio con il romanzo “Q” ancora firmato Luther Blissett dell’omonimo progetto. Nel 2022 pubblicano con Einaudi “Ufo 78” in cui abbracciano con le loro storie cinquant’anni di storia italiana con i numerosi riferimenti socio culturali

La copertina di “Ufo 78” è una simbolica Renault 4 rossa che prende il volo con in “ET, l’extra terrestre”, 1982 di Steven Spielberg è di Andrea Alberti. E, anche nel libro sono numerosi i richiami al rapimento di Aldo Moro (ricordiamo il suo ritrovamento proprio in una Renault Rossa il 9 maggio 1978 in via Caetani a Roma) la trama è imperniata, invece, più su “Incontri ravvicinati di terzo tipo”, 1977 dello stesso regista a cui non mancano i numerosi riferimenti anche descrittivi nei minimi particolari, e si espande attraverso i successivi decenni con riferimenti al dopoguerra italiano fino alla terza parte, la conclusiva del 2022 in parallelo con la vita di uno dei protagonisti Martin Zanka di cui si coglie il riferimento a Peter Kolosimo (ringraziato nel libro dagli autori “senza di lui questo romanzo non sarebbe stato mai immaginato”).

Nel romanzo il collettivo parte dalla sparizione, questa volta di due giovani scout Jacopo e Margherita che in una notte di agosto del 1976 si appartarono staccandosi dal gruppo sul monte Quarzerone e li sparirono per sempre. Il collettivo Wu Ming coinvolge nella storia  un gruppo i ufologi i G.R.U.C.A.T. (Gruppo ricercatori ufologi e clipeologi associati a Torino) che cominciano a fare ricerche e fantasticare sulla sparizione dei due ragazzi.

Allo storia non manca nessun elemento fantasioso e storico, con numerose citazioni che solo un pubblico con ampie conoscenze sociologiche e storiche può coglier sin ogni piccola e talvolta appena accennata sfumatura. Il romanzo risulta a tratti faticoso proprio per i numerosi riferimenti che ne rallentano la fluidità di lettura che da un lato stimola nel lettore nuovi collegamenti ma dall’altro fa perdere il senso emotivo della trama.

Indubbiamente bel scritto “Ufo 78” stimola il lettore che non avesse letto i precedenti libri pubblicati dal collettivo ad affacciarsi su nuove visioni.