Home Cinema Il calcio come unione: “The Beautiful Game” dal 29 marzo su Netflix

Il calcio come unione: “The Beautiful Game” dal 29 marzo su Netflix

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Micheal Ware
“Nessuno può salvarsi da solo, noi ci salviamo a vicenda” è questa la frase simbolo del film “The Beautiful Game” di Thea Sharrock scritto da Frank Cottrell-Boyce ispirato alla storia vera della creazione della “Homeless World Cup” nel 2001 che da allora ha coinvolto più di 70 paesi in tornei di calcio cambiando la vita di circa un milione di senzatetto. Dal 29 marzo solo su Netflix.  

Bill Nighy nel ruolo dell’allenatore Mal fondatore della “Homeless World Cup” e Micheal Ward che interpreta Vinny il senzatetto protagonista del film ambientato in Italia, a Roma, nel cast anche l’attrice Valeria Golino.

Valeria Golino in “The Beautiful Game”

“The Beautiful Game” della regista inglese Thea Sharrock conosciuta al pubblico per la precedente e famosa pellicola “Io prima di te” del 2016, risalta, anche in questo film, i toni sentimentali ed umani dei personaggi. Ispirato ad una storia vera, alcuni degli homeless partecipano come attori, parte dai sogni e le speranze di giovani non più integrati nella società, alcuni con storie di tossicodipendenza, altri di furti oppure semplicemente ragazzi con insicurezze diventate giganti ed insormontabili come nel caso di Vinny.

Mal, l’allenatore, ha come unico obiettivo far ritrovare loro la fiducia e la speranza di una vita migliore.

Lui crede nelle loro possibilità e anche se i loro comportamenti sono sgangherati riesce a farli partecipare al torneo come rappresentanti dell’Inghilterra e a portarli in trasferta in Italia, a Roma. Per loro anche solo dormine in una struttura che li ospita, su dei letti, in camere doppie è una novità e un momento di gioia, di accoglienza e integrazione. Con delicatezza la regista abbraccia le difficoltà dei senzatetto dando a tutti una speranza di vita migliore.

I protagonisti di “The Beautiful Game” davanti alla Fontana di Trevi

Il torneo internazionale, nel film, è disputato a Roma tra Inghilterra, South Africa, Italia, Usa, Afghanistan, Giappone e altri paesi partecipanti con la bellissima scenografia della Capitale e le canzoni del repertorio più famoso e tipico italiano: “O sole mio” cantata da Dalida e “Roma nun fa’ la stupida stasera” cantata da Ornella Vanoni che accompagnano la trama e la poesia del riuscitissimo film di Thea Sharrock.

Tornando alla realtà, il prossimo torneo della “Homeless World Cup” si disputerà nel 2024 a Seoul.

 

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