Home Notizie Locali Una commedia, una farsa, Silvio Orlando protagonista in “Ciarlatani” al Teatro Argentina

Una commedia, una farsa, Silvio Orlando protagonista in “Ciarlatani” al Teatro Argentina

0
"Ciarlatani

" di Pablo Remón
 al Teatro Argentina in foto Silvio Orlando @Guido Mencari
“Ciarlatani” lo spettacolo scritto e diretto da Pablo Remón tradotto da Davide Carnevali dal testo Los farsantes  vincitore del Premio Nacional de Literatura Dramática 2021, è in scena al Teatro Argentina fino la 17 marzo 2024. Sul palco insieme a Silvio Orlando le attrici Francesca Botti, Valeria Solarino e Francesco Brandi.

A causa di un impedimento inatteso l’attrice Blu Yoshimi è stata sostituita da Valeria Solarino che, vista l’eccezionalità della situazione, pur avendo straordinarie doti attoriali, ha dovuto sostenersi con il copione in mano durante tutta la rappresentazione di “Ciarlatani”. In realtà l’intruso in scena non ha disturbato la pièce, anzi, ha dato la possibilità e la sicurezza a Valeria di poter dare più corpo espressivo al personaggio. Dal punto di vista del pubblico questo miscuglio tra spettacolo e prova generale l’ha coinvolto ancora di più nella partecipazione del testo complesso ed articolato di Pablo Remón.

Silvio Orlando e Francesco Brandi in “Ciarlatani” @Guido Mencari
Le due storie dei protagonisti si sviluppano in un intreccio continuo organizzate in capitoli in cui i quattro attori interpretano una decina di personaggi del mondo del cinema e del teatro.

Attraverso la vita di Ana Velasco un’attrice in continua ricerca del ruolo che darà una svolta alla sua carriera mettendola finalmente in luce (anche se è la prima a dubitare di sé stessa) è in realtà oscurata da una figura paterna importante: Eusebio Velasco regista di culto degli anni ’80.

Nelle loro vite si intreccia un altro regista, Diego Fontana con il desiderio di realizzare la grande produzione di una serie dai contenuti esclusivamente commerciali. Un incidente metterà anche lui in discussione sugli sviluppi e gli obiettivi della sua carriera. “Non sono quello che volevo, i miei film non mi piacciono” si mette in testa di abbandonare i desiderati progetti e rappresentare la sceneggiatura di Eusebio Velasco.

Silvio Orlando caratterizza tutti i personaggi e, in uno in particolare, il bambino di sei anni, ricorda Momo il protagonista del romanzo  “La vita davanti a sé” di Romain Gary e che in “Ciarlatani” critica l’interpretazione di Ana nella strega de “Il mago di OZ”.

Ana d’altrocanto risponde nel monologo gridato al mondo “Verrà un giorno in cui sapremo la ragione di tutte queste sofferenze e nel frattempo bisogna solo lavorare…”. ll suo personaggio dunque si affanna per raggiungere la sua realizzazione personale o raggiungere i sogni del padre?

Silvio Orlando in “Ciarlatani” @Guido Mencari

“Ciarlatani” in scena al Teatro Argentina è una riflessione sul mondo del cinema e del teatro sulle carriere degli attori e sulla finzione quando è reale e quando è anche fuori dal palcoscenico. Emblematico l’inizio della vincita di Ana di un David di Donatello a cui non aveva neanche partecipato con un film, oppure il copione bianco che le propone il padre in una convergenza di disistima nei confronti della figlia. Storie in cui si intrecciano i personaggi vivi e morti come in un’allucinazione onirica. Ad aumentare l’intreccio non poteva mancare il presente con la messa in scena dello spettacolo con la produzione Cardellino srl per lo spettacolo di successo rappresentato a Madrid, appunto, “Ciarlatani”.

Il plagio, le crisi esistenziali dei personaggi, sono affrontate mettendo in luce i dubbi che percorrono ogni essere umano ad un certo punto della vita. E, nel finale, ci domandiamo, siamo tutti un po’ ciarlatani di noi stessi?