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Juventus-Lazio 1-2, scossa al campionato

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Ci sono momenti nella storia dei team sportivi che spesso hanno dato inizio alla loro favola sportiva. Spesso da queste storie registi e sceneggiatori hanno tratto film di successo.

Molte volte ne siamo stati testimoni, vivendole fin dall’inizio e poi assistendo al loro lieto fine, per poi ricordarle a posteriori inserite negli annali o negli almanacchi.
Questa sera a Torino, nella tana della Juventus, si è consumato uno di quei momenti.
La Lazio si è presentata nella veste di sfavorita, visto quello che le è successo negli ultimi anni, visto che la Juventus ha perso solo tre volte in campionato nel suo stadio da quando vi si è insediata ben sei anni fa, visto che dal 13 agosto medita la vendetta sportiva della partita di Supercoppa, e visto che la Juventus ha pareggiato lo scorso turno di campionato in quel di Bergamo, perdendo due punti nella corsa scudetto, cosa che una squadra come lei dovrebbe cercare di recuperare immediatamente.
Ma, forse causa l’imminente impegno di Champions League, Allegri non schiera la sua migliore formazione, lasciando in panchina elementi del calibro di Dybala, Cuadrado e Alex Sandro, commettendo un errore di sottovalutazione nei confronti di una Lazio che invece sta dimostrando, partita dopo partita, di essere consapevole della sua forza.

La partita inizia con la Juventus che detta i ritmi e la Lazio che controlla cercando di rispondere in contropiede.

Poche occasioni nel primo quarto d’ora, poi al 18’ un’incursione della Juve si conclude con un tiro di Matuidi alto. Risponde la Lazio con una punizione di Milinković-Savić che colpisce la traversa. Al 23’ la Juventus passa in vantaggio. Tiro di Khedira respinto da Strakosha, Douglas Costa è pronto a ribadire in rete. 1-0. La Juve ci riprova al 36’ con un tiro ancora di Khedira da 25 metri e ancora bravo Strakosha a deviare in angolo.
Poi passano 5 o 6 minuti in cui la Lazio sembra provarle tutte per consentire il raddoppio juventino. Strakosha ritarda un rinvio e viene contrato da Higuain con la palla che finisce sulla traversa, Lulić che sbaglia un disimpegno in orizzontale e regala una pericolosissima palla sulla trequarti, poi Luis Alberto riesce a mettere in apprensione la retroguardia della Juve con un tiro a girare dopo un dribbling in area. Si va al riposo.

Inizia il secondo tempo ed inizia tutta un’altra partita.

La Lazio, forse liberatasi da una certa tensione che l’ha attanagliata durante il primo tempo, si scatena. Al 47’ Luis Alberto indovina un filtrante per Immobile che conclude di prima alla sinistra di Buffon. 1-1. Un minuto dopo Strakosha compie un miracolo su Higuain, respingendone la conclusione di piede. Ancora qualche minuto e al 54’ Milinković-Savić inventa un assist in area per Ciro Immobile, il quale scarta Buffon, che lo atterra in un’azione fotocopia di quella già vista in Supercoppa. Rigore e trasformazione dello stesso centravanti laziale. 1-2. Incredibile, soprattutto agli occhi dei circa duemila tifosi laziali accorsi a Torino al seguito della squadra.
Allegri sostituisce Douglas Costa con Bernardeschi, la Juve si riversa rabbiosa nella metà campo laziale, ma la Lazio è attenta con un Bastos superlativo in difesa, e riparte con micidiali contropiedi che costringono la Juventus ad allungarsi, sfilacciandone i reparti. Girandola di sostituzioni con Dybala al posto di Khedira per la Juve, Nani e Caicedo al posto di Luis Alberto ed Immobile nella Lazio.

Rovesciamenti di fronte da una parte e dall’altra fanno divertire gli spettatori neutrali, molto meno i tifosi delle due squadre.

All’84’ l’ultima sostituzione in casa laziale con Patric al posto di Lulić. Al 91’ palo della Juve su tiro di Dybala e poi l’episodio che potrebbe cambiare la partita. Patric interviene a 10 secondi dalla fine su Bernardeschi in area, l’arbitro dapprima non concede niente, poi, dopo una lunga consultazione con il VAR, l’organismo che controlla e corregge gli episodi dubbi, concede il rigore per la Juve. Tra la disperazione dei giocatori laziali Dybala si avvia a battere dal dischetto.

Minuti di silenzio assordante allo Stadium.

Parte il tiro e Strakosha compie l’ennesimo miracolo con una strepitosa parata. Si resta sul 1-2 e finisce la partita.

 

Valter Laurenti