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ll Metodo Feldenkrais® nella quinta età

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Anziani@pixabay
Il Metodo Feldenkrais® è una tecnica di apprendimento mente/corpo che lavora sul movimento corporeo e sulla coordinazione attraverso il sistema nervoso e si può praticare anche nella quinta età

Lavoro a Roma da quasi tre anni e ho notato che qui il Feldenkrais è ancora poco conosciuto, non solo rispetto ad altri paesi europei ma anche rispetto a Milano dove avevo lo studio sino a poco tempo fa. Ho quindi deciso di parlarne, anche se le persone, in generale, sono piuttosto diffidenti con le novità e preferiscono andare sul conosciuto: ginnastica dolce, yoga, pilates… e va bene ma perché non aprirsi anche a qualche cosa di nuovo? Perché non provare almeno a fare una lezione?

Cos’è questo metodo ancora un po’ sconosciuto? Si tratta di una tecnica di apprendimento molto interessante che lavora sul movimento corporeo e sulla coordinazione attraverso il sistema nervoso. Non è una ginnastica ma, appunto, una tecnica di apprendimento.

Ma che relazione ha con la la quinta età?

Le persone che naturalmente sono attratte da questo tipo di lavoro, vanno dai 45 ai 70 anni.
Pochissimi sono i partecipanti al di sotto o al di sopra di questi valori. Ma perché? mi sono chiesta, visto che il programma di lezioni è molto variegato.

Si tratta sia di movimenti molto dolci, svolti lentamente e senza affaticamento fisico che di movimenti dove viene richiesto più impegno fisico come fare capriole, salti, trottole e camminare in quadrupedia, anche sotto forma di gioco. Così ho deciso di proporre il corso a persone di target diverso da quello usuale, come persone con più di 75 anni oppure ragazzi dai 20 ai 25 anni, ed infatti collaboro da pochi mesi con un Campus Universitario a Roma dove insegno ad un gruppo di giovani universitari.

Inizialmente avevo chiamato il corso per i grandi “Over 65”. Ma devo confessare che sono stata molto in dubbio sul quel titolo perché indecisa sul valore di over. E chi sono gli over 65 oggi? E come si classificano? Accidenti che confusione !!! Mi sono persa nelle parole e nelle definizione stereotipate!

Sentirsi anziani è anche un atteggiamento mentale!

Tutto ciò per dire che gli over 65, in effetti, non sono anziani anche se diversi di loro si sentono tali.

Riflettendo su questi temi mi sono ricordata di un articolo del Corriere della Sera che avevo letto e conservato a maggio del 2016 dal titolo “La Quinta Età”.

Già perché parlare di terza età mi pare, oggi, davvero troppo restrittivo.

Io penso che “sentirsi” anziani a 65 anni sia davvero una cosa sbagliata, considerati i cambiamenti e le trasformazioni che l’umanità vive da alcuni decenni. Basti solo pensare che gli studiosi invitano ad aggiornare la classificazione della vita, anche solo per il fatto che oggi si lavora fino a 67 anni.

E allora? Allora io penso che l’età non sia solo un limite ma anche una grande risorsa, un potenziale che prima di tutto, deve essere esplorato ed accettato da noi, nel profondo di noi stessi.

La condizione importante per tutti è che si parli di salute o meglio che ci sia salute: salute fisica, salute mentale (curiosità, voglia di vivere, voglia di esplorare, voglia di allargare gli orizzonti)

E se la vita inziasse dopo i 60 anni?

Faccio lezioni Feldenkrais e lavoro per il Benessere da parecchio tempo con diverse tecniche e quello che propongo alle persone che lavorano con me è un invito ad abbandonare/modificare vecchi schemi, vecchie posture, vecchi modi di pensare.

Ogni volta mi rendo conto di quanto sia difficile. Le nostre abitudini e la paura di cambiare, anche se è fonte di malessere, spesso è davvero così radicata che le abitudini sono lì, davvero radicate sul fondo e appena possono escono fuori a fare anche grandi danni!

Ma la via d’uscita esiste.

Tante volte ho avuto e seguito nei miei corsi persone “impantanate” in situazioni davvero complicate, che poi ad un certo punto, ecco la svolta, cercata o a volte capitata e, la loro vita subisce un radicale cambiamento e si ritrovano a fare cose che non facevano da anni come uscire la sera, ballare, avere una nuova relazione affettiva.

Qualche anno fa ho incontrato un dentista che faceva con me un corso di riflessologia plantare, una persona davvero curiosa, molto interessata alle discipline olistiche. Era lì per capire meglio il concetto di “malattia e salute “ per poterla applicare anche nel suo campo professionale.

All’epoca era tra i primi medici che affrontavano le discipline olistiche ed io era molto interessata a capire cosa spingeva persone con un imprinting molto pragmatico-scientifico ad affrontare questo mondo, all’epoca, ancora molto pionieristico.

Oggi molti medici, fisioterapisti o infermieri si sono avvicinati a questo mondo ed integrano alcune tecniche nella loro professione mentre all’estero addirittura gli ospedali si sono aperti a queste discipline.

Lui avrà avuto una ventina di anni più di me ma era dinamico, curioso ed interessato a capire meglio di quanti strati è fatta la salute !

Ad un certo punto è venuto fuori il discorso “età ed invecchiamento” e lui mi ha dato la sua visione davvero molto positiva e costruttiva. Vedeva l’invecchiamento come una possibile crescita in ambiti diversi della vita, senza più le pressioni di quando si era più giovani. Pressioni per la carriera, i soldi, il prestigio, i figli, le tempeste ormonali e quant’altro.

Nella sala d’aspetto del suo studio tiene a disposizione dei clienti molti libri sul tema dell’invecchiamento perché vuole spingerli a riflettere più a fondo e quell’attesa può essere secondo lui una pausa per sfogliare i suoi libri e le sue riviste.

Io sono andata a trovarlo ed ho visto una intera biblioteca in cui l’argomento principale è invecchiare in modo positivo o, meglio, quello di rivalutare questa fase importante della vita con un’ottica più positiva.

Secondo i dati ISTAT gli italiani con più di 100 anni sono 17.630 di cui oltre 14 mila donne! Ma a parte questo, mi piace davvero pensare che non solo la possibilità di diventare sempre più grande sia possibile, ma di diventarlo in modo consapevole e positivo.

Così quando vengono da me persone con più di 80 anni e tanta voglia di stare bene e vedo come cambia il loro modo di muoversi nello spazio e nel tempo, mi rendo conto che non c’è limite nell’apprendimento ed anche nella ricerca del proprio piacere !

Sempre più convinta, io voglio invecchiare ringiovanendo, e voi?

Ecco perché voglio proporre questo corso a persone che desiderano invecchiare con grazia, in modo elegantemente consapevole ma anche in modo gioioso, con la voglia di ritrovare quel corpo bambino che si è un po’ smarrito in mezzo a tanti stereotipi e che sul fondo è ancora lì!

Il corso serve per esplorare ciò che si ha timore di fare a casa da soli e che non si “osa” fare.

E io sono li per questo.. per “sfidare” e “far uscire” una grande voglia di vivere anche a chi pensa che “ormai è troppo vecchio”.

“Mutande sì, mutande no!”