Home Benessere Bullismo: le due facce della stessa medaglia

Bullismo: le due facce della stessa medaglia

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Bullismo@pixabay
Il bullismo è un problema da prendere in seria considerazione e da combattere dove si manifesta: c’è bisogno dell’aiuto di tutti nessuno escluso

” Due anni fa c’era una ragazza nella mia classe che aveva un difetto: denti grandi e sporgenti tanto da sembrare un coniglio. Io e la mia compagna la prendevamo sempre in giro con una canzoncina inventata “coniglio, coniglio, tu sei un coniglio brutto…”
Ogni tanto prendevamo i suoi quaderni e li lanciavamo in aria. Sinceramente non so neanche perché facevamo queste cretinate. Dopo qualche mese però mi resi conto che era una ragazza abbastanza matura e ho immaginato che se fossi stata nei suoi panni mi sarei sentita un insetto indifeso.
Smisi di fare quelle battutine e oggi mi sento fiera di aver ragionato su quello che facevo.” Vladimira 17 anni.

Un coniglio brutto ed un insetto indifeso, due animali che sono l’immagine della vittima di bullismo e dell’autore del bullismo che ha la capacità di riconoscere le sue colpe e di pensare a come si sarebbe sentita se fosse stata lei al posto suo.

Entrambi vittime perché è emerso durante la conferenza “100 storie di bullismo” al termine di un progetto realizzato da EURES che i “bulli” sono anch’essi vittime di disagio.

Disagio familiare per circa il 70,8% che spinge il bullo a mettere in atto comportamenti violenti e vessatori nei confronti degli altri, seguono le difficoltà di inserimento 36,1%, il desiderio di accettazione e di appartenenza al gruppo 29,3%, ma il 27,6% dei giovani lamenta la mancanza di controlli da parte degli adulti e quindi la richiesta di un maggior coinvolgimento diretto dei genitori 33,5%.

I fattori di rischio per le vittime sono: l’aspetto fisico, il carattere debole ed insicuro, l’orientamento sessuale e l’etnia/nazionalità di provenienza.

Anche la disabilità è divenuta un fattore di vulnerabilità specifica nel bullismo mentre sono residuali le indicazioni legate ad una condizione economica disagiata o ad un rendimento scolastico “alto” o “basso”.

E purtroppo il luogo in cui avviene il maggior numero di episodi di bullismo è la scuola: il 57,3% delle vittime afferma di aver subito tali atti in classe ed il 34,9% all’interno della scuola.

Sono gli studenti del liceo Seneca di Roma a concludere la presentazione del rapporto leggendo alcune “testimonianze ” raccolte che hanno il potere di emozionare il pubblico presente.