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Barbara Hannigan dirige l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia

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Barbara Hannigan Conductor-Singer Photo: Marco Borggreve
Dal 18 al 20 aprile sul podio della Sala Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma torna Barbara Hannigan nel doppio ruolo di Direttrice d’orchestra e soprano. La scelta del programma parte dalla “Music for the Theatre” di Aaron Copland, la “Sinfonia n.90 in Do Maggiore Ob.I:90” di Franz Joseph Haydn, una selezione da “Gaîté Parisienne” di Jacques Offenbach per concludersi con una prima esecuzione dei brani “Youkali” e “Lost in the stars” di Kurt Weill
Roma, Auditorium Parco della Musica 02 11 2013
Barbara Hannigan: Mysteries of the Macabre
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Barbara Hannigan direttore e soprano
©Musacchio & Ianniello

Fa il suo ingresso sul palco della Sala Santa Cecilia la direttrice e soprano Barbara Hannigan raccogliendo subito festosi applausi. Indossa una camicia nera di raso e pantaloni anch’essi neri coi capelli biondi sciolti sulle spalle che ondeggiano con lei ad ogni movenza. Inizia il repertorio scelto con “Music for the Theatre” di Aaron Copland una suite in cinque movimenti per piccola orchestra suddivisa in Prologo, Danza, Interludio, Burlesque ed Epilogo. La Hanningan non si trattiene nell’interpretazione del pezzo in stile jazz in cui dominano gli strumenti a fiato. La scelta dell’essenza vera dell’ America del ‘900 con il desiderio di rappresentare la musica dei nativi, dello spirito e le ascendenze soul è intensa, inoltre è anche la prima esecuzione per l’Orchestra di Santa Cecilia.

La Suite di Copland non fu composta per il teatro ma lo diventò ben presto dopo la prima esecuzione a Boston nel 1925. I movimenti cominciano subito con un carattere impetuoso per poi dopo un percorso alternato concludersi nell’epilogo decisamente delicato.

Barbara Hannigan singing and conducting LUDWIG.
Concertgebouw Amsterdam 4-12-2017
Photo: Marco Borggreve
Torniamo indietro di quasi due secoli con Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n.90 in Do Maggiore Hob. I:90 la seconda scelta in programma della serata.

La Sinfonia fu eseguita in epoca contemporanea solo un’altra volta da Luciano Berio ed ora alla Hannigan il compito di interpretare e dirigere l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia in quest’opera di Hadyn situata tra le composizioni “parigine” e “londinesi” di cui capta le intenzioni con tratti tedeschi.

Bellissimo l’Adagio e l’Andante carezzato dall’assolo del flauto che traghetta la composizione verso il Minuetto dallo stile più classico e poi concludersi in un Finale: Allegro Assai che ricalca il carattere del compositore su cui cade quasi tutto il pubblico applaudendo nel “finto finale” delle quattro battute di silenzio. Qui la Hannigan si volta sorridendo guardando la platea per l’inusuale “inganno”. Per poi riprendere a dirigere con la sua passione per la musica, forte che sembra abbracciare l’Orchestra.

Glorioso il secondo tempo con la Selezione da Gaîté Parisienne con i dodici temi partendo dall’Overture classicamente parisienne in ogni sfumatura. Siamo a Parigi con la mente e con i sensi impegnati nell’atmostera audace e rivoluzionaria in cui non poteva mancare il can can, le cocodettes, la Venditrice di Guanti, il Duca, l’Ufficiale. Lo straniero ricco (il Peruviano).

Una raccolta postuma di un secolo, eseguita per la prima volta nel 1938 al Metropolitan Opera House di New York nata dall’idea di Léon Blum direttore dei Ballets Russes, arrangiata da Manuel Rosenthal e supervisionata da Stravinskij. A “sorpresa”, un testo cantato dal soprano in coppia con il mezzosoprano Monica Bacelli di Santa Cecilia.

 

Barbara Hannigan @Cyrus Allyar

Il pubblico a questo punto è affascinato e conquistato anche se l’apice viene raggiunto con “Youkali” cantata dalla Direttrice rivolta verso il pubblico, nacchere alle mani. Ogni tanto con un gesto dona gli attacchi all’Orchestra da cui ottiene anche un coro e il gran finale con “Lost in the stars” sempre di Kurt Weill. Il binomio fiducia-relazioni è questo il segreto di Barbara Hanningan che riesce a cantare e dirigere l’orchestra nello stesso momento.

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