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Una passeggiata nel verde del Bioparco di Roma

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Lupo(Canis lupus Linnaeus, 1758)- Bioparco Roma Credit di tutte le fotografie: Massimiliano Di Giovanni – archivio Bioparco
Dopo aver onorato musei e mostre, a noi della redazione, mancava moltissimo il verde, gli animali e la natura soprattutto dopo il tempo trascorso durante il lockdown in appartamento. Quale posto migliore per trovare specie animali e vegetali di tutti i continenti se non il Bioparco di Roma?

Lo so eticamente l’idea di uno spazio con animali rinchiusi dopo che lo abbiamo provato sulla nostra pelle per mesi è un contrasto molto forte. Ma per le specie presenti nell’ampio spazio di 17 ettari del Bioparco è stato ricreato un ambiente più possibile naturale.

Senza dimenticare che molti degli animali sono stati salvati da situazioni pericolose o di sofferenza.  La Selva dei lupi per esempio, si estende su 1000 mq è ricca di vegetazione, rocce e tane naturali.

Dal 1 aprile 2015 ospita quattro lupi maschi: Augusto (nato il 13 maggio del 2011) e i fratelli Cesare, Romolo e Remo provenienti dallo Zoo di Dierenrijk (Olanda) dove sono nati il 3 maggio del 2009.

Ricordiamo anche gli orsi (Ursus arctos Linnaeus, 1758) ospiti del Bioparco dal 2018 che adesso vivono all’interno de La Valle degli orsi  su una superficie di 3500mq. All’interno vi è anche una cascata e un ruscello tra rocce naturali. Gli orsi presenti, che all’epoca erano appena cuccioli, sono stati salvati in Albania, grazie ad una complessa operazione internazionale.

Il salvataggio è stato condotto dalle tre associazioni Salviamo gli Orsi della LunaFour PawsSalviamo gli Orsi Albanesi.

Insieme alla Fondazione Bioparco di Roma ed in collaborazione con i Ministeri del Turismo e dell’Ambiente albanesi.

 “Si tratta di due fratelli maschi, Gianni e Sam, nati all’inizio del 2017, e Mary, una giovane femmina, sottratti da condizioni di vita insostenibili”, spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Francesco Petretti.

“In Albania infatti gli orsi vengono strappati alle madri quando sono molto piccoli. Allevati dall’uomo, tenuti al guinzaglio come cagnolini e sfruttati per foto ricordo a pagamento, oppure utilizzati per attirare clienti in ristoranti e locali. Gli animali vivono in piccole gabbie, in condizioni intollerabili, spesso senza cibo né acqua, privati di qualunque forma di benessere. Diventati adulti – conclude Petretti – risultano dunque inutili, oltre che pericolosi; ovviamente non possono essere rilasciati in natura, ove soccomberebbero”.

All’interno del Bioparco, durante la nostra passeggiata, abbiamo notato numerose famiglie con bambini anche perché la domenica è una meta ambita. In alcuni punti era piuttosto affollato, le mascherine un optional e questo è un peccato, pur essendo all’aria aperta, perché alcuni passaggi sono piuttosto stretti.

In ogni caso in tutto il percorso è indicato il distanziamento da tenere sia tra le persone che dai recinti degli animali che spesso non viene rispettato. Molte le famiglie che si avvicinavano e battevano sul vetro soprattutto dei lupi e degli orsi, disturbandoli.

Le guardie giurate monitorano il Bioparco ma la superficie è molto grande per sorvegliarla tutta, ci vorrebbe un po’ di buon senso dei visitatori.

Molto carina ed educativa per i bambini è la fattoria, ma anche le molte specie di scimmie ed i lemuri catta (Lemur catta Linnaeus, 1758) che affascinano con le loro peripezie acrobatiche.
Lemuri catta

Inoltre se i visitatori riuscissero ad esplorare il parco con maggiore tranquillità potrebbero apprezzare di più gli animali che sarebbero molto più predisposti a farsi osservare. Infatti quando si è avvicinato l’orario di chiusura e la massa di persone si è avviata verso l’uscita gli animali all’improvviso hanno preso vita.

La foca (Phoca vitulina Linnaeus, 1758) ha incominciato a saltare e tuffarsi nell’acqua. I leoni (Panthera leo Linnaeus, 1758) a ruggire (forse era anche l’ora di cena), i lemuri a saltare ovunque giocando ed i lupi ad alzarsi dopo un lungo sonno pomeridiano.

In quel momento si è potuto apprezzare di più e far parte di questo mondo in cui domina la biodiversità tra specie animali e vegetali che, con la brezza del ponentino, è veramente un’esperienza unica.

Da oggi le modalità di ingresso restano invariate, ma torna la tariffa normale e i biglietti si potranno acquistare esclusivamente on line su bioparco.it