Dopo il successo riscosso al Sistina Chapiteau di Milano “Jesus Christ Superstar” è arrivato a Roma il 20 marzo al Teatro Sistina con la storica versione in lingua originale firmata Massimo Romeo Piparo e il nuovo protagonista italiano Lorenzo Licitra nel ruolo di Gesù
Nell’anteprima romana in platea era presente anche Ted Neeley a cinquant’anni dall’uscita dell’omonimo film nel 1973 diretto da Norman Jewison per il quale fu candidato al Golden Globe l’anno successivo.
Entusiasta della rappresentazione Neeley abbraccia nel finale Lorenzo Licitra per poi guardarlo negli occhi e dire “Ti passo il testimone di questo ruolo, ti auguro di poterlo fare per altri cinquant’anni e, ti assicuro, che se lo farai rimarrai sempre un uomo di trentatré anni”.
Nel cast anche la meravigliosa Anggun ad interpretare Maddalena e Frankie hi-nrg mc in quello di un vistoso e originale Erode vestito con un mantello tigrato, al collo spunzoni animaleschi, occhiali da sole giganti, berretto e scarpe da ginnastica.
Ma non è stata l’unica innovazione apportata allo show originale da Piparo: un trampoliere mangiafuoco ha animato il palco del Teatro Sistina insieme ai ballerini in una danza pagana. Feisal Bonciani ha interpretato il complesso ruolo di Giuda e, oltre a un energico corpo di ballo, lo show è stato impreziosito da una band di otto elementi dal vivo diretti dal Maestro Emanuele Friello riuniti su una pedana roteante che permetteva una profondità più esaltante della scena. Inoltre i più piani e le scale con le diverse prospettive hanno dato ulteriore dinamicità allo spettacolo.
Molti dei presenti, tra il pubblico, appassionati e nostalgici del film, hanno cantato e applaudito i brani più famosi interpretati alla perfezione sia da Anggun che da Licitra tratti dal musical “Jesus Christ Superstar” uno dei capolavori di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.
La contaminazione tra la versione originale e le innovazioni moderne è stata molto apprezzata dal pubblico che ha manifestato la sua approvazione rimanendo seduto anche dopo la fine dello spettacolo in attesa di poter ascoltare le parole di Ted Neeley.
Piparo è riuscito a rendere ancor più rock uno spettacolo che lo era anche cinquant’anni fa, l’arricchimento contemporaneo con i ballerini in jeans e canottiera, brani del Vangelo tradotti e proiettati sul fondo della scena. Oltre alle immagini riconducibili alle atrocità contemporanee che hanno colpito lo spettatore durante le trentanove frustate a Gesù proiettate sul fondo i campi di concentramento, Gaza, Hiroshima, la fame in Africa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l’Ucraina, Navalny, per concludersi allo schiocco della 39esima con un abbraccio, di spalle tra un bambino israeliano e uno palestinese.
Un trionfo per uno spettacolo che era un successo mondiale e che oggi, con la produzione di Piparo è riuscito ad essere ancora più moderno.
Serena Autieri principessa del Teatro Sistina in “My Fair Lady”