Home Musica Manfred Honeck dirige l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Mahler e l’Eroica...

Manfred Honeck dirige l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Mahler e l’Eroica di Beethoven

0
Manfred Honeck@toddrosenberg
Il 25 ottobre e per le repliche del 26 e del 28 ottobre Manfred Honeck dirige nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e, nella prima parte del concerto per sette Lieder di Gustav Mahler, il baritono tedesco Christoph Pohl che si esibisce al posto di Matthias Goerne assente per motivi di salute
Christoph Pohl

I Lieder nel primo tempo del concerto sono una raccolta di poesie e canti messi in musica da Mahler nel decennio compreso tra il 1880 e il 1991 che fanno parte del “Corno magico del fanciullo” (Des Knaben Wunderhorn). Tutti i Lieder sono stati eseguiti dall’Orchestra e Christoph Pohl diretti da Manfred Honeck.

Roma, Auditorium Parco della Musica 23 11 2023
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
In prova
direttore Manfred Honeck
baritono Christoph Pohl*
Beethoven Sinfonia n. 3 “Eroica”
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Ianniello & Pasqualini
Tra di essi alcuni hanno riscosso più successo di altri, bellissima la “Sveglia” la marcia dei soldati con il motivo ricorrente Trallalì, trallalà, trallallera. Ispirato ad una leggenda in cui si narra di soldati che muoiono di giorno ma risorgono di notte, il Leider è sostenuto da squilli di tromba imponenti e macabramente trionfanti.

Il pubblico non riesce a resistere e dopo l’esecuzione si lascia andare ad un applauso sentito e caldo. Amatissimo anche “Luce primigenia” narrante la miseria umana, breve ma intenso il Leider invoca Dio come unica luce fino all’eterna via beata.

Roma, Auditorium Parco della Musica 23 11 2023
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
In prova
direttore Manfred Honeck
baritono Christoph Pohl*
Beethoven Sinfonia n. 3 “Eroica”
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Anche la prima composizione in ordine di esecuzione, la “Piccola leggenda renana” in cui si narra la storia di un anellino perso nel fiume, poi inghiottito da un pesce e che infine finisce sulla tavola del re e nelle mani dell’innamorato per poi tornare al dito della fanciulla che lo aveva perduto ha il sapore di una breve favola in musica.

Roma, Auditorium Parco della Musica 23 11 2023
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
In prova
direttore Manfred Honeck
baritono Christoph Pohl*
Beethoven Sinfonia n. 3 “Eroica”
©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Manfred Honek dirige anche la seconda parte del concerto dedicato alla Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore, op.55 “Eroica” composta tra il 1802 e il 1804 ed eseguita per la prima volta a Vienna nell’anno successivo.

Sintesi del passato, fra Illuminismo e Romanticismo, le Sinfonie di Beethoven hanno determinato la vita musicale dell’Ottocento. Sono il patrimonio musicale più conosciuto al mondo e prese in un corpo unico rappresentano una storia con una trama definita. Con Beethoven si arriva immediatamente al Romanticismo passando dal mondo classico di Mozart e Haydn.

La Sinfonia fu dapprima dedicata a Napoleone ed il titolo del manoscritto era “Grande Sinfonia intitolata Bonaparte”  poi fu cambiato quando Beethoven furibondo dopo che Napoleone fu eletto lo stesso anno imperatore decise di cambiarla in “Eroica”. Il compositore aveva perso il simbolo di speranza e rinnovamento, deluso “distrusse” l’eroe idealizzato. Beethoven era dal punto di vista politico molto moderno e visse l’ascesa di Napoleone come un tradimento e la sua opera non doveva essere dedicata a lui.

Il concerto nella prima serata (la cui replica sarà il 26 ottobre alle 19.30 e sabato 28 ottobre alle 18) è stato apprezzatissimo dal pubblico, Manfred Honeck ha diretto l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia con il suo stile classico e deciso frutto dell’esperienza maturata con la Pittsburgh Symphony Orchestra e come violinista. Acclamato anche il tedesco Christoph Pohl nella sua prima esibizione insieme all’Accademia. Un tributo tra compositori, maestri e brani ai paesi nordici tedeschi ed austriaci filo conduttore tra il primo e secondo tempo, tra passato e presente.