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Si conclude l’Estate a Santa Cecilia 2024 con la “Rhapsody in Blue” di Gershwin

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Il Direttore William Eddins
L’ultima data del ricco calendario estivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata quella del 25 luglio dedicata a George Gershwin per il centenario della “Rapsody in Blue” nella versione per jazz band del 1924 composta per Paul Whiteman, con l’arrangiamento di Ferde Grofé. L’Orchestra per la data romana è stata diretta da William Eddins, con lui, nella seconda parte del concerto il tenore Alfie Boe
William Eddins

William Eddins il direttore, per l’occasione, dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, si può definire con due parole: potenza e vitalità.

Il suo curriculum è ricco del lavoro eseguito insieme alle più famose orchestre americane, a cui non fa mancare neanche l’Europa e il Sud Africa. Elegantissimo, ha il ritmo nelle mani, la bacchetta, le gambe e la musica è intrisa in ogni parte del suo corpo. Spesso si lascia andare al ritmo come nel finale del secondo brano (“Harlem” di Luke Ellington) in cui si è abbandonato con trasporto di braccia e gambe trascinato dalla musica senza risparmiarsi in nessun movimento e, partecipe in ogni gesto, con l’Orchestra.

Eddins è il perfetto esecutore per la scelta dei brani della serata in Cavea dell’ Auditorium Parco della Musica, il ritmo traspira in ogni singolo gesto, forte delle sue origini e dalla capacità unica d’interpretare i brani del panorama americano dei primi del novecento.

Incanta e scalda il pubblico nell’ “Strike Up The Band:Oveture” dei fratelli Gershwin che in una prima versione non raggiunse i palchi newyorkesi ma che nella seconda del 1927 divenne un musical famoso.

Il Direttore conquista la Cavea con “Harlem” un brano più difficile ma che lascia senza fiato nell’ultima cadenza dominata dalle percussioni.

“Harlem” (di Duke Ellington) è un brano non di facile ascolto, commissionato da Arturo Toscanini nel 1950, è seguito, nella serata, da “Rhapsody in Blue” di Gershwin. Eddins, come nella versione originale del 1924, prende “il posto” di Gershwin al pianoforte come fu per la prima esecuzione diretta da Paul Whiteman. L’abilità del direttore si amplifica, riesce a suonare e dirigere nello stesso momento senza perdere un attimo di vitalità coinvolgente. Per questo brano, sul palco, l’Orchestra è ridotta e protagonista, con il pianoforte, è il violino.

La prima parte del secondo tempo si apre con le musiche da “West Side Story: Danze Sinfoniche” di Leonard Bernstein a cui si unisce la voce del tenore Alfie Boe in un allegro e molto americano, tributo ai classici di Broadway e Hollywood che interpreta “You’ll Be Back” tratto da “Hamilton” il musical contemporaneo di Lin Manuel Miranda. L’amatissimo “New York New York” al termine del quale Eddins e Boe simulano un balletto giocoso. Infine “Come Fly with Me” e “My Way” incisi da Frank Sinatra nel 1969. Fino all’acclamato bis del musical “Carousel”, 1945 .

“Rapsody in Blue 100” un concerto per ricordare come, in una sera d’estate, la musica riscaldi il cuore e l’anima.

William Eddins

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