Arc/Arcology il nuovo progetto di Nanda Vigo appositamente creato per la collezione del MAXXI sarà esposta fino al 25 febbraio 2018
Scrive Nanda Vigo nel testo introduttivo alla mostra: “Da ragazza, leggendo Flash Gordon, sognavo di vivere nella città del pianeta Mongo così sospesa tra il cielo e la terra in antigravitazione, e rivedere, rileggere qui i progetti dell’architetto Paolo Soleri, come quelli nella meravigliosa strisciata di nove metri, custodita in Archivio, mi ha procurato un vero piacere di interesse, tanto più che sono progetti visti solo in pianta, e mai in alzato”.
La sensazione è proprio quella di trovarsi su un pianeta fantastico accompagnati dalle musiche di Battiato. Sono tre i brani che ciclicamente si ripetono all’infinito. Consiglio di attendere e prendersi il tempo di poter entrare nell’opera sensoriale e lasciarsi trasportare dalla fantasia.
I treni di Tozeur, Via lattea e No time no Space, i testi sono in perfetta sintonia con l’opera di Nanda.
Il blu domina e l’installazione illuminandosi in punti diversi a ritmi costanti. il risultato è una piacevolissima emozione di essere in un altro posto dove assorti nei pensieri si può viaggiare in altri mondi. Il pubblico ne rimane rallegrato e sorridente.
No time no space
Parlami dell’ esistenza di mondi lontanissimi
di civiltà sepolte di continenti alla deriva.
Parlami dell’amore che si fa in mezzo agli uomini
di viaggiatori anomali in territori mistici … di più.
Seguimmo per istinto le scie delle Comete
come Avanguardie di un altro sistema solare.
Al centro della sala, composta da tre pareti pensate come un fondale nero aperto frontalmente, la designer ha pensato una scultura che rappresenta Single Cantilever bridge, un progetto di Soleri degli anni ’60. Sulle pareti vengono esposti gli sviluppi tridimensionali di alcuni lavori che l’architetto ha rappresentato solo in pianta. Questo spazio/installazione, che dopo la mostra entra a nella collezione del MAXXI Architettura, è realizzato completamente in Alcantara, materiale che, come sempre, rivela eccezionali doti di applicazione, le stesse necessarie quando si compie una ricerca concettuale.
Photo: Ruven Afanador
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Gravity immaginare l’universo dopo Einstein al MAXXI
