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Accademia Nazionale di Santa Cecilia: inaugurazione della Stagione Sinfonica 12,13 e 14 ottobre

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Roma, Auditorium Parco della Musica 19 09 2023 Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia direttore Iván Fischer Respighi Le Fontane di Roma I Pini di Roma Feste Romane In prova per la tournèe a Budapest ©Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia / foto Musacchio & Pasqualini / MUSA
Il concerto di apertura della nuova Stagione Sinfonica – giovedì 12 ottobre ore 19.30, con repliche venerdì 13 alle 20.30 e sabato 14 alle ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – sarà affidato alla bacchetta di Iván Fischer che salirà sul podio dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (istruito dal nuovo maestro del Coro Andrea Secchi), per dirigere Pini di Roma, Fontane di Roma e Feste romane di Respighi e O Roma Nobilis e Dall’Alma Roma di Franz Liszt

Una serata dedicata a Roma in cui l’esecuzione della Trilogia romana di Respighi sarà accompagnata da un viaggio per immagini – in anteprima assoluta – ideato da Yuri Ancarani per questa occasione su invito dell’Accademia di Santa Cecilia – in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma – e ispirato proprio dalla musica di Respighi: un lavoro che fonde cinema, arte e documentario capace di penetrare angoli poco noti. Per questa occasione, il Foyer della Sala Santa Cecilia ospiterà un suggestivo allestimento – curato dallo stesso regista – composto da alcune gigantografie tratte da fotogrammi del film.

Una scena del film

 

Il film è prodotto da Dugong Films con la collaborazione di Archivio Luce Cinecittà.

Ancarani, artista e regista ravennate, dopo aver recentemente raccontato Venezia con il film Atlantide (in concorso all’edizione della Mostra del Cinema di Venezia del 2022 e candidato al David di Donatello) volgerà per la prima volta il suo sguardo sulla Capitale, restituendone una visione inedita, misteriosa e ipnotica, lontana dagli stereotipi da cartolina.

 

Sul set durante le riprese

IL FILM

Le immagini realizzate da Ancarani sono nate esplorando Roma e ascoltando, come una colonna sonora, la musica dei poemi sinfonici di Respighi. “Le monumentali rovine millenarie della città si trasformavano in un mastodontico set a cielo aperto” ha dichiarato Ancarani.

Da queste suggestioni è nata l’idea di raccontare Roma come la città del Grande Cinema. Un luogo dove la realtà e la messa in scena sono profondamente intrecciate in nome di un immaginario che plasma l’idea stessa della città.

Girato negli assolati mesi estivi, il film si apre con una sequenza montata con materiali tratti dall’Archivio Luce Cinecittà. Un evocativo viaggio nel tempo che ripercorre la nascita e lo sviluppo dei grandi studi di Cinecittà, la città del cinema, il luogo per eccellenza in cui hanno preso vita (e oggi continuano a farlo) grandi produzioni cinematografiche.

Dagli albori della sua nascita, con centinaia di operai ripresi durante i lavori di costruzione degli studios in una campagna ancora deserta alle porte di Roma non invasa dai palazzi popolari, che ricordano dei cercatori d’oro nel Far West.

E poi la Seconda Guerra Mondiale, le grandi produzioni cinematografiche italo-americane degli anni Cinquanta e Sessanta con una carrellata di scene di backstage tratte da Ben-Hur, Spartaco, La notte, L’eclisse e poi, ancora, i volti di star amate dal pubblico come Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Sofia Loren e Monica Vitti. Cosa è rimasto oggi? L’occhio di Ancarani si sofferma sulle impalcature nascoste dai set, sulle maestranze e sugli artigiani che operano ancora oggi dietro le quinte, sull’impegno di chi ha lavorato e contribuito alla costruzione di quel grande gioco illusorio che è il cinema. All’improvviso emerge un giovane e moderno cowboy (interpretato da Daniele Barison), quasi un personaggio fuoriuscito da un set che prende vita dalle suggestioni dei film western, con il cappello alla John Wayne che sul suo destriero esplora alcuni luoghi dell’“Antica Roma”.

Ma Ancarani si addentra anche in una Roma più intima e nascosta, lontana dalle grandi masse dei turisti che quotidianamente la invadono e la riprendono con i loro cellulari, diventati ormai quasi delle moderne telecamere: è la Roma dei giardini dell’Aventino e delle sue fontane più segrete, popolate da un microcosmo di animali sempre più minacciato dal nostro mondo.

Tutto questo viene ulteriormente esaltato dalle musiche dei poemi “romani” di Respighi che, come ha dichiarato il regista, “hanno una complessità incredibile e profonda. Ed è una qualità che infonde a questo film il senso di una grande sfida”.

Roma, Auditorium Parco della Musica 19 09 2023
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Iván Fischer
Respighi
Le Fontane di Roma
I Pini di Roma
Feste Romane
In prova per la tournèe a Budapest
©Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia / foto Musacchio & Pasqualini / MUSA

 

LE MUSICHE

L’Accademia renderà dunque omaggio a Roma con le musiche di due compositori che nella Città Eterna hanno vissuto per molti anni: Respighi dal 1913 fino alla sua morte (1936), e Liszt tra il 1861 e il 1869 – e poi con numerosi soggiorni negli anni successivi.

Tra i principali esponenti della cosiddetta “Generazione dell’80, Respighi scrisse alcuni poemi sinfonici che gli diedero enorme celebrità – anche grazie al sostegno di Arturo Toscanini -, rivitalizzarono la tradizione sinfonica italiana e che colpiscono per la straordinaria vitalità nel ritmo, la ricchezza timbrica e il colorismo orchestrale, appreso alla scuola di Rimskij-Korsakov, con il quale Respighi studiò per alcuni mesi a San Pietroburgo nel 1900. Inoltre, la “Trilogia romana” testimonia anche il forte legame che ha unito il compositore all’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia che ha eseguito la première del poema sinfonico Fontane di Roma l’11 marzo 1917 e anche la “prima” di Pini di Roma il 14 dicembre 1924.

Composte nel 1916-1917, le Fontane di Roma furono eseguite all’Augusteo di Roma dall’Orchestra ceciliana con Antonio Guarnieri sul podio.

I quattro pannelli sono dedicati a quattro fontane della città di Roma “ritratte” nell’arco di una giornata, dall’alba al tramonto.

Il poema Pini di Roma, anch’esso in quattro pannelli (I pini di Villa Borghese; Pini presso una catacomba; I pini del Gianicolo; I pini di Via Appia), fu eseguito nel 1924 dall’allora direttore principale dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia, Bernardino Molinari e, come riferisce la moglie Elsa nei suoi ricordi, “fu subissato da applausi frenetici quali non si erano mai uditi all’Augusteo”. Il 24 dicembre dello stesso anno il compositore scrisse a un suo amico: “[…] I pini di Roma hanno fatto le pigne e i pignoli ed hanno avuto il 14 di questo mese un successo trionfale, tanto che, caso unico per l’Augusteo, si ripetono domenica 28 a furor di popolo. Sono stato molto felice di questo successo…”.

Chiude la “Trilogia” il poema Feste romane, eseguito per la prima volta nel febbraio del 1929 alla Carnegie Hall di New York da Arturo Toscanini, e ulteriore testimonianza del virtuosismo sonoro dell’orchestratore Respighi che descrive in musica alcune feste di Roma: Circenses, in cui echi gregoriani evocano gli antichi gladiatori; Il giubileo – una processione di pellegrini che attraversa la Roma medievale; L’Ottobrata, una bella descrizione sonora di una gita ai Castelli romani, e La Befana, nelle cui ultime pagine l’orchestra si scatena in una saltarello da cui emerge il celebre motivo “lassatece passa’, semo romani”.

Le composizioni di Respighi verranno inframmezzate da due brani per coro di Franz Liszt: Dall’Alma Roma, scritto dopo il 1867, e O Roma Nobilis elaborato nel 1879 su un celebre testo medievale intonato dai pellegrini e che si riallaccia, per la trasparenza della scrittura, alla polifonia di Palestrina e Orlando di Lasso, compositori molto amati da Liszt.

 
Le tre serate inaugurali rientrano nell’ambito del Bridging Europe Festival di Budapest.

 

 

INAUGURAZIONE STAGIONE SINFONICA 2023/2024

 

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

Sala Santa Cecilia

giovedì 12 ottobre ore 19.30, venerdì 13 ottobre ore 20.30, sabato 14 ottobre ore 18

Orchestra e Coro

dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

direttore Iván Fischer

maestro del Coro Andrea Secchi

video artista Yuri Ancarani

organo Silvio Celeghin

Roma

Respighi Pini di Roma                                                           

Liszt O Roma Nobilis

Respighi Fontane di Roma

Liszt Dall’Alma Roma

Respighi Feste romane

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www.santacecilia.it

prezzi dei biglietti da € 19 a € 52

Il concerto del 12 ottobre verrà trasmesso in diretta da Rai Radio 3