Home Cinema “Tulipani, amore, onore e una bicicletta”il capolavoro di Mike van Diem

“Tulipani, amore, onore e una bicicletta”il capolavoro di Mike van Diem

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Puglia anni ’50 è qui l’origine di tutta la storia che si sviluppa tra passato e presente, segreti nascosti tra poesia e tulipani in questo film di van Diem

Un cast incredibile in questa coproduzione italo-canadese: Giancarlo Giannini, Gijs Naber, Lidia Vitale, Donatella Finocchiaro, Giorgio Pasotti, Anneke Sluiters. Oltre al bravissimo giovane Gianni Pezzolla nei panni di Vito bambino e Michele Venitucci che ne interpreta l’adulto.

Montreal 1980 Anna (Knesia Solo) una giovane ragazza assiste la madre in punto di morte che le confida il suo ultimo desiderio: spargere le sue ceneri in Puglia in un preciso paesino sperduto.

Alla ragazza non resta che assecondare le volontà della madre e nascondendo le ceneri in un contenitore Tupperware intraprende un lungo viaggio che la porterà tra ricordi e segreti non svelati nel suo passato.

Subito dopo un incendio in una grotta, una ragazza, con il sedere ustionato (Anna) viene portata di corsa all’ospedale su un mezzo improvvisato, un sidecar, da Immacolata (Lidia Vitale) e suo figlio Vito (Michele Venitucci).

La ragazza ride ed è felice. Questo primo contrasto cattura subito lo spettatore che non capisce cos’è accaduto.

C’è stato un omicidio e l’ispettore Cattarella (Giancarlo Giannini) deve scoprire chi è stato, è così che comincia “la storia un poco complicata” come dichiara Immacolata che coinvolge tutti i protagonisti di ieri e di oggi.

Siamo improvvisamente catapultati in Puglia nel 1950.

Allo spettatore si apre un mondo che lo trasporta in una favola moderna. Partendo dai tempi dell’inondazione in Olanda, attraverso la nascita di una storia d’amore tra Gauke ( Gijs Naber) e Ria ( Anneke Sluiters) fino al 1980.

Il regista riesce ad affrontare il problema del pizzo e della mafia con ironia, combattendola con i campi di tulipani.

La sceneggiatura scritta dallo stesso van Diem è fresca e perfetta, rispecchia una realtà e anche se dagli occhi di uno straniero, rappresenta una visone completa.

Il film, girato tra i trulli della Puglia e gli ampi spazi della Lituania è da vedere una volta e da rivedere una seconda per poter gustare al meglio ogni piccolo dettaglio che potrebbe sfuggire ad una prima visione.

Consigliatissimo per sognare e amare attraverso gli occhi di un regista che vi farà ridere e innamorare.

Il film presentato al TIFF ( Toronto International Film Festival nel 2017) è uscito lo scorso mese in Italia ed è distribuito da Stemo.

https://www.youtube.com/watch?v=th5cDbTyXw4

Sara Cacciarini