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Tolkien: “Lo Hobbit”, “Il Signore degli Anelli” e molto altro allo GNAM di Roma

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"TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore" alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea-Roma
A cinquant’anni dalla scomparsa del famoso autore inglese de “Lo Hobbit” e della trilogia del “Signore degli Anelli” alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma una mostra che celebra le virtù di John Ronald Reuel Tolkien anche come uomo e accademico leggendario

Un percorso unico e nuovo, per la prima volta sono presentate al pubblico altre sfaccettature della personalità di Tolkien rendendo così ancora più “magico” e completo il mondo da lui creato nei suoi romanzi di successo mondiale. Ed è proprio entrando nella prima sala della mostra dov’è allestito lo spazio dedicato all’autore che si possono ammirare centinaia di copie originali de “Lo Hobbit” e del “Signore degli anelli” tradotte in tutte le lingue di ogni continente.

Un successo inaspettato, anzi aspettato e desiderato da Tolkien a cui la trilogia de “Il Signore degli Anelli” fu rifiutata prepotentemente dalle maggiori case editrici.

Era il 1962 e i tre volumi furono ritenuti “di indubbio valore ma non precisamente adatti a giovani lettori” per citare una frase di una delle lettere di commiato, di una famosa casa editrice, esposte nella mostra. Passarono anni prima che il successo incominciò a arrivare e,  nel 1967 i contenuti delle lettere diventarono recensioni, aggiungendosi a traduzioni e a sempre più numerose copie vendute.

“Lo Hobbit” e la trilogia erano ormai parte dell’immaginario collettivo, quel piccolo mondo di Hobbit, magia, elfi, nani ed orchi era vivo nelle menti di adulti e bambini.

In un video Tolkien racconta come gli venne l’idea di creare questa epopea immaginaria, da un compito di un suo alunno, lasciato in bianco…

Il successo dell’autore è dovuto senz’altro anche alla sua professione di professore e alla partecipazione come membro del circolo Inklings che si riuniva attorno alla figura carismatica di C.S. Lewis (l’autore delle “Cronache di Narnia”) composto da intellettuali uomini e donne che passavano le serate a parlare di letteratura e fede.

Infine nel percorso della mostra una parte importante è dedicata alla passione dell’autore per l’Italia che vide due volte e di cui annotò appunti descrivendone i paesaggi che sembra furono fonte d’ispirazione di Gondor (Il Regno degli Uomini).

“Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provare a parlarlo”, si legge in una sua lettera, e nella rassegna non mancano le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955; così come i tanti contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali del nostro Paese.

Ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia, TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore è la più importante retrospettiva del suo genere in Italia per spettacolarità, dimensioni, materiali inediti esposti e sarà allo GNAM fino all’11 febbraio 2024.

Le istituzioni internazionali coinvolte sono: l’Archivio Apostolico Vaticano, la Bibliothèque Alpha dell’Università di Liegi, l’Università di Reading, l’Oratorio di San Filippo Neri di Birmingham, il Venerabile Collegio Inglese di Roma, la Tolkien Society, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, la Biblioteca civica di Biella, le case editrici Astrolabio-Ubaldini e Bompiani, il Greisinger Museum di Jenins e la Warner Bros Discovery.