Home Arte In streaming al Romaeuropa “Solo Goldberg Variations” l’espressione artistica di Virgilio Sieni

In streaming al Romaeuropa “Solo Goldberg Variations” l’espressione artistica di Virgilio Sieni

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"Solo Goldberg Variations" di Virgilio Sieni al piano Andrea Rebaudengo @Giovanni Daniotti
Proseguono gli appuntamenti della Fondazione Romaeuropa-Extract, il palinsesto online con gli estratti dagli spettacoli integrali dall’archivio del festival e dei suoi trentacinque anni di storia. Giovedì 18 marzo è stato riproposto in streaming lo spettacolo “Solo Goldberg Variations”, nato circa vent’anni fa, che descrive la massima espressione artistica del celebre coreografo toscano Virgilio Sieni

Nel corso del tempo la produzione, ideata e danzata dallo stesso coreografo è stata arricchita dalla continua ricerca e dalla forte determinazione, nel rispolverare gesti passati da fondere con il mondo contemporaneo.

“È l’arte che sbriciola me. È l’arte che mi porta a sentire il corpo in maniera diversa”.

Ed è così che Sieni continua ad aggiornare il suo linguaggio artistico, definendolo non una lingua ben precisa ma un “dialetto”; un qualcosa che va oltre i classici canoni della danza. Un qualcosa di non sequenziale, di non codificato che porta a vivere e a dinamizzare i movimenti in maniera diversa.

Virgilio Sieni, foto Giovanni Daniotti

Danzato sulle note delle 30 variazioni di Johann Sebastian Bach, il coreografo definisce questo spettacolo come un viaggio commovente. Un viaggio, attraverso quelle che sono opere rinascimentali dalle quali si estrapola compassione, pietà ma soprattutto un mondo che si rivolge al dolore degli altri.

È lo spazio a generare l’uomo”.

Virgilio Sieni mette così in evidenza durante questa performance, l’importanza di uno spazio dove anche i vuoti hanno un loro perché, ed è la gestualità e il continuo movimento a dare un senso sempre.

La scena, non presenta maestose scenografie. Il danzatore è accompagnato soltanto da un musicista al piano con il quale tiene a sottolineare l’intesa e lo “sguardo” che rende magico il tutto.

“Solo Goldberg Variations” mette quindi in luce un vero e proprio  “viaggio spirituale” che porta lo spettatore a comprendere l’intimo legame del coreografo con le opere.