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“Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare al Globe fino al 27 agosto

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"Sogno di una notte di mezza estate" In scena - Cristina Noci, Gerolamo Alchieri, Claudia Balboni
Un classico, la dimensione onirica dell’opera shakespeariana è il connubio perfetto con la calda estate romana, in cui si può trovare sollievo nella splendida Villa Borghese di Roma, “Sogno di una notte di mezza estate” racchiude emozioni, desideri, scherzi dei folletti, amore e passione. La regia di Riccardo Cavallo ne dà una versione originale e “leggera” più fruibile a un ampio pubblico attraverso la complicata trama ad intrecci tradotta da Simonetta Traversetti. Lo spettacolo sarà in scena al Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti fino al 27 agosto

Le storie che s’intrecciano in quest’opera sono ricche di testi e significati, forse “Sogno di una notte di mezza estate” è una delle trame più complesse di Shakespeare e anche una delle più rappresentate, ogni regista ne ha messo in risalto un aspetto diverso e la versione originale integrale è senz’altro la più difficile da apprezzare. Riccardo Cavallo nella sua interpretazione “come una serie di scatole cinesi” ha lasciato spazio più alla leggerezza e alla dimensione del sogno, sul palco e trasmessa al pubblico attraverso la scenografia ricca di lumini accesi, piume svolazzanti ed i costumi particolari e unici di Manola Romagnoli.

Ed è così che in una calda sera d’estate (anche se la trama si sviluppa a calendimaggio in concomitanza con il risveglio della natura) Teseo il duca d’Atene e Ippolita la regina delle Amazzoni dovranno celebrare le nozze ad Atene, la regina delle fate Titania e il re degli Elfi Oberon si disputeranno un paggetto indiano e i quattro innamorati Ermia, Lisandro, Elena e Demetrio in un continuo scambio di ruoli troveranno l’amore e, nell’opera e dentro l’opera, i teatranti di una sgangherata compagnia reciteranno, negli intramezzi, in napoletano.

Infine i fondamentali folletti con il dispettoso Puck artefice del maleficio con il suo filtro d’amore sugli occhi di Titania e Lisandro faranno sì che essi si innamoreranno (appena aperti gli occhi) di coloro che vedranno per primo. Da quel momento le storie dei diversi protagonisti si intrecceranno con continui equivoci e ironici scambi di ruoli.

“Sogno di una notte di mezza estate” – Claudia Balboni, Carlo Ragone, Cristina Noci, Andrea Pirolli

La commedia di Shakespeare è una delle più rappresentate, a lieto fine,  lascia un sapore intenso di magia, è la seconda in programma al Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti dopo “Molto rumore per nulla” ed è qui che si mescola l’apollineo e diosiniaco, la bellezza e la forza animale in un continuo scambio tra razionalità e passione.

D’altronde la maestria degli attori sul palco è eccellente, magnifico il monologo di Chiappa (Gerolamo Alchieri) e, commovente, Oberon (Carlo Ragone) con il suo. Divertente la compagnia di teatranti e originale la loro rappresentazione finale, che di solito non viene proposta, con i giochi di parole. Una serata dall’intensità di un sogno unita all’accurata scelta musicale: “Casta Diva” Aria di Vincenzo Bellini da la “Norma”, 1831 oppure l’intermezzo della “Cavalleria Rusticana”, 1889 di Pietro Mascagni nel monologo di Chiappa e nel finale Il ballo delle debuttanti daLa Traviata”, 1853 l’opera di Giuseppe Verdi.