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La Sindrome di Stoccolma e la dipendenza psicologica

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Rapimento@pixabay
La Sindrome di Stoccolma è uno stato di dipendenza psicologica che si manifesta in alcune vittime di episodi di violenza o rapimenti, nei confronti del proprio aggressore

Similmente alle altre due sindromi descritte nei precedenti articoli, neanche quella di Stoccolma viene considerata un vero e proprio disturbo psichiatrico.

Ad un livello diagnostico, può essere sovrapponibile con la dipendenza affettiva nel legame traumatico, ovvero un legame in cui vi è un aggressore e una persona che ricopre il ruolo di vittima.

I comportamenti caratterizzanti tali sindrome sono i seguenti:

  • provare sentimenti positivi o addirittura amore per il proprio aggressore, nonostante i maltrattamenti subiti
  • sentirsi alleato con il proprio aggressore e, in caso di rapimento evitare la fuga per paura di perdere la sua approvazione
  • interpretare atti di “gentilezza” sporadici da parte del sequestratore o dell’aggressore, come una fonte di accudimento vitale
La sindrome prende il nome da un caso di sequestro avvenuto in una banca a Stoccolma.

Tre persone vennero rapite a seguito di una rapina e, dopo il rilascio, emersero in loro alcuni strani sentimenti. Durante alcuni colloqui psicologi, le vittime non si mostrarono in collera con i sequestratori ma, al contrario, provavano un senso di gratitudine e di alleanza.

In relazione a questo evento, si evidenziò anche una certa ostilità nei confronti della polizia da parte degli ostaggi.

Le possibili cause.

Le alleanze che la vittima crea con il proprio aggressore non sono strategiche né razionali. Si potrebbe infatti credere, che la vittima cerchi di “farsi amico” l’aggressore per evitare scontri o di peggiorare la situazione.

In realtà, in questi casi, la vittima regredisce ad uno stato psichico più infantile a causa del forte stress. Ciò comporterebbe l’attivazione di bisogni primari di sicurezza. L’aggressore diviene, a quel punto, l’unico punto di riferimento da un punto di vista psichico e fisiologico.

Si è notato, inoltre, come anche gli aggressori possano provare sentimenti positivi o attuare comportamenti di accudimento verso le vittime.

Probabilmente, la stretta vicinanza e la tensione portano entrambe le parti a de-contestualizzare le loro emozioni e i loro sentimenti.

Per la sua particolarità, anche questa condizione psichica ha ispirato alcuni film, serie tv, e l’area musicale.

Solo per citarne alcuni: il film di Pedro Almodóvar Légami, 1989; la relazione tra Mónica Gaztambide e Denver ne la serie La casa di carta, 2017 e il film Rapina a Stoccolma, 2018 di Robert Budreau basato proprio sul rapimento descritto sopra.

Non tutti sanno che la canzone Stoccolma di Rino Gaetano descrive metaforicamente la dipendenza malsana dell’italiano medio nei confronti della società che lo imprigiona.

“Noi viviamo in un mondo di melma
Dove ogni mattina è una salma
Quindi andiamo a Stoccolma”

(Rino Gaetano)

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