“She”, Studio Ninja Guru in streaming dal RomaEuropa Festival 2020

Proseguono gli appuntamenti della Fondazione Romaeuropa-Extract, il palinsesto online con gli estratti integrali delle performance partecipanti al festival. Protagonista della scena questa volta è “She” del collettivo Ninja Guru

“She” è la descrizione di una donna. A dare un senso del tutto contemporaneo, è l’utilizzo di tecnologie digitali, delle quali la danzatrice si serve durante la performance. Le stesse quindi, fanno vivere allo spettatore, un vero e proprio viaggio sensoriale. Una performance che si distingue dai classici canoni, che tutti noi siamo abituati a guardare quando andiamo a teatro. Possiamo definirla una coreografia coreutica aumentata. Ad accompagnare l’interprete durante tutto lo spettacolo è la musica elettronica. Grazie all’ausilio di sensori e algoritmi per il riconoscimento e tracking dei gesti, la danzatrice, ogni qualvolta compie movimenti, riesce a far produrre suoni. L’obiettivo della performance è mettere in evidenza il rapporto tra l’artista e il proprio corpo.

Il messaggio che la performance vuole trasmettere al pubblico è la seguente: preferite guardare un corpo che danza senza mai fermarsi o una reale persona in scena? Possiamo notare quindi una netta rottura degli schemi, dove il pubblico in modo paradossale viene coinvolto all’interno di questo viaggio. Numerose domande rivolte agli spettatori vengono proiettate sul fondale. Il compito dell’interprete è quello di conoscere già le risposte e di tradurle in scena attraverso il movimento. Un movimento del tutto contemporaneo pieno di tecnica e sfumature ma sopratutto un’espressività che merita di essere premiata.

“She” del collettivo Ninja Guru è il vincitore della seconda edizione del premio “Vivo d’arte”, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa e la partecipazione del Ministero per i Beni e le attività culturali. Questo premio è dedicato alla creatività e al talento dei giovani italiani residenti all’estero. Diverse sono state le candidature visionate, tra danza, teatro, musica e performance contemporanee. Con grande onore quindi, del Romaeuropa.