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Mr. Rain infuoca la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica

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Mr. Rain
Il 18 luglio, seconda data, forse la più attesa del concerto di Mr. Rain, nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, tutto esaurito, in questa caldissima estate romana

Sul palco un video con nubi e pioggia intermittente, come fondo i musicisti e si apre la serata. Saltando, fa il suo ingresso Mr.Rain scalda subito il parterre e la galleria gremita di un pubblico prevalentemente giovane ed entusiasta. Canta subito “La fine del mondo” il brano scritto insieme a Sangiovanni il cui singolo è uscito quest’anno.

È solo l’inizio del lungo concerto non solo di musica ma ricco anche di messaggi per stimolare il superamento delle proprie debolezze. Mattia Balardi (Mr. Rain) non nasconde i momenti di depressione passati e mostra e parla delle strade per uscirne.

Dopo alcuni dei brani più famosi a sorpresa, sul palco con lui, Fasma, entrambi omaggiano i Lunapop con “Qualcosa di grande” e inaspettato complice l’amicizia che c’è tra di loro il brano “Per sentirmi vivo” che cantano coinvolgendo tutto il pubblico tra platea e galleria infrangendo ogni distanza di separazione.

Ironico Mr.Rain si rivolge al pubblico “Mi dispiace se non è stata proprio uni esibizione ma Fasma ci ha messo il cuore, ti voglio bene anche se solo il tempo lo dimostrerà”.

Mr. Rain si dona al suo pubblico attraverso i brani ed i suoi pensieri “Quando ho cominciato a fare musica ero ancora molto introverso, facevo fatica a dire quello che mi passava per la mente, mi vergognavo”. L’intimità in questa serata particolare continua con “A forma di origami” un pezzo scritto per il padre, il mezzo per chiudere  trent’anni di cose non dette.

“Ogni volta che vengo a Roma è un momento indimenticabile” introduce così l’amata “Meteoriti”.

“Tutti voi siete la parte più bella di sempre”. L’emozione si sente in “Butterfly Effect” Mr. Rain si scusa e ricomincia. Non teme di mostrarsi, il testo dichiara come anche il più piccolo battito di farfalla e, quindi, anche le piccole cose possano avere grandi conseguenze.

E ancora “vorrei darti i miei occhi, mostrarti come ti vedo io” in “Ops” per concludere sul palco con due ragazze del pubblico e altri tra i brani più famosi dell’artista da “Carillon” a “Ipernova”, “Chernobyl”, “Aria”, “Non fa per me”. Mr. Rain saluta il suo pubblico con un messaggio: “se c’è bisogno chiedete aiuto e ringrazia perché ricomincio sempre da me”.