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MOSTRUOSƎ, il 16 giugno all’Istituto Svizzero

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© Alice Visentin
Serie I pomeriggi: I pomeriggi all’Istituto Svizzero è una serie dedicata alle/ai nostre/i Residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.

Evento a cura di Igor Cardellini e Grégory Sugnaux (Roma Calling 2022/2023).

MOSTRUOSƎ è un invito ad abbandonarsi alla trasgressione. Durante la durata di una notte romana, un percorso attraverso poesia, performance e musica tenta di far rivivere i nostri mostri interiori, di mettere in discussione i limiti e la normalità. L’obiettivo è riunire freaks, fate, bestie e demoni in una celebrazione dei legami e delle ibridazioni, sfuggendo alle categorizzazioni.

Programma:

H20:30 – Sara LeghissaMUSCLES, performance

H21:30 – Francesco BonizzoniThere’s hot glue in all of my jeans: it gasps and quacks in the envy of gall, performance

H22:30 – Alice VisentinHollow Earth, performance

H23:00 – Hello Mimmi, Concerto live

L’evento può essere fotografato e/o videoregistrato per scopi di archiviazione, educativi e promozionali, e per scopi promozionali correlati. Partecipando a questo evento, date il vostro consenso a essere fotografate/i e/o videoregistrate/i.

Biografie:
Francesco Bonizzoni (1999) vive e lavora a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera.

La sua multidisciplinarietà si estende dalla scultura, al disegno, alla performance. La sua pratica si basa su un discorso si trasformazione alchemica di materie organiche e non, che combinandosi danno vita a strutture impazzite che mettono radici negli immaginari metamorfosi propri del fantasy. Necessaria è l’intenzione di inventare storie sempre immotivate e costruire una sua cosmogonia non binaria piena di nonplayablecharacters da riconfigurare. Francesco è affascinat* dalla sensuale immagine della chimera, la fa a pezzi e la ricompone.

Igor Cardellini (1983) vive a Losanna e lavora in diversi Paesi europei. Ha studiato antropologia, sociologia e scienze politiche all’Università di Losanna.

Crea performance e lavora all’interno dei collettivi artistici CARDELLINI | GONZALEZ dal 2016 e Colectivo Utópico dal 2019. La sua ricerca si concentra sulle relazioni di potere e su come le situazioni performative permettano la loro attivazione e sovversione. Collabora con i coreografi Sidi Larbi Cherkaoui, Jérôme Bel e la regista Émilie Charriot. Scrive per diversi giornali svizzeri ed è membro del comitato del festival Belluard Bollwerk. A Roma, attraverso prospettive queer, esplora le figure umane mostruose e la dimensione politica del corpo, traendo ispirazione dalla statuaria romana.

Sara Leghissa è un’artista indipendente e performer con base a Milano. La sua pratica avviene principalmente nello spazio pubblico, attraverso un principio di ecologia delle risorse, che si serve il più possibile di ciò che è già disponibile nella realtà.

Crea sistemi e dispositivi che cercano di mimetizzarsi e confondersi con il contesto, per veicolare immagini e contenuti e per incontrare e intercettare pubblici diversi, attraverso l’uso di tecnologie accessibili e legate all’ordinario. È stata co-fondatrice del progetto artistico Strasse, ha collaborato con diversə artistə e collettivi e ha presentato il suo lavoro in contesti e festival italiani e internazionali. Co-organizza per la scena italiana Nobodys Business, piattaforma indipendente per lo scambio di pratiche nella performing art; NESSUNO, luogo in cui generare comunità e resistenze attraverso la pratica della festa e Una Sauna, una stanza di legno che contiene la strumentazione per ottenere aria secca ad alta temperatura, espediente per radunare intorno a sé diverse comunità di persone.

Hello Mimmi (Caterina Pelliccia, 2001) è una giovane cantautrice romana che ama il rosa, i gatti e tutto ciò che appartiene all’estetica kawaii.

I suoi brani rappresentano uno spontaneo storytelling delle avventure (e disavventure) che vive nel villaggio incantato della sua mente. Il progetto, prodotto dal beatmaker (e fidanzato) VillaHarcore si ispira alle sigle dei cartoni animati, declinandole in chiave elettronica e hyperpop, genere di cui rappresenta uno degli act principali in Italia. La visione alla base del progetto non è però legata solo alla musica; la sua estetica naif e colorata si riflette infatti su tutta la sua espressione artistica: moda, fotografia e grafica sono elementi fondamentali per raccontare appieno il suo immaginario. Definita da Rockit come uno dei nomi significativi del 2021 e da Rolling Stone come uno dei prospetti più interessanti del 2022, ha suonato in tutta Italia dopo la pubblicazione del suo disco d’esordio MIMMIMANIA (vol.1),  uscito nell’estate 2022 per Bomba Dischi. Il suo nuovo EP Kara-oke, è uscito a marzo 2023.

Grégory Sugnaux (1989) vive e lavora a Friburgo. Ha conseguito una laurea presso l’EDHEA a Sierre e un Master presso la HKB a Berna.

Il suo lavoro affronta il ruolo della pittura attraverso la mediazione del sistema espositivo. Sovvertendo i codici pittorici esistenti, rifiuta un certo patrimonio di valori della storia della pittura e cerca di elaborare sistemi alternativi. Nel 2015 ha ricevuto il premio artistico Kiefer Hablitzel I Göhner e, nel 2019, ha completato una residenza presso l’Atelier Jean Tinguely alla Cité Internationale des Arts di Parigi. Negli ultimi due anni le sue opere sono state esposte in numerose mostre in spazi come Last Tango e suns.works a Zurigo, Display a Berlino. Dal 2016 al 2020 è stato co-curatore dello spazio indipendente WallRiss di Friburgo. A Roma porta avanti un’indagine sulle figure mostruose attraverso la realizzazione di una nuova serie di dipinti e un libro d’artista.

Alice Visentin (1993) vive e lavora a Torino dove si è diplomata all’Accademia Albertina di Belle Arti. La sua pratica comprende pittura, disegno e installazioni che traggono origine da storie orali e letteratura.

In particolare, si ispira a narrazioni popolari e alte e personaggi, per creare mondi fantastici che si fondono con le tradizioni montane delle sue origini. Tra le sue mostre personali: Malefate, Progetto Almanacco, Torino (2021); Planète, Istituto Italiano di Cultura Italiano di Parigi (2021); Prima Persona Singolare, Tile Project Space, Milano (2017). Le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive, tra cui quelle a: Castello di Rivoli (2022); Fondazione CRC, Cuneo (2021); Museo MACTE, Termoli (2021); Palazzo delle Esposizioni, Roma (2020); Cité internationale des arts, Parigi (2018). Ha vinto il Premio Collettiva Internazionale d’Arte per il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, grazie al quale la sua opera Band of Flowers (Nocturne) (2021) entra a far parte della collezione permanente del Museo. È destinataria della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT 2023 presso l’Accademia Americana di Roma.

© Alice Visentin