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Ischia Film Festival, serata memorabile con Lillo Petrolo e il suo film “Gli idoli delle donne”

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Lillo Petrolo
La sesta giornata dell’Ischia Film Festival, che quest’anno celebra il suo Ventennale, ha aperto con l’ironia pungente di Lillo Petrolo  in Piazzale d’Armi sul Castello Aragonese, che ha incontrato il pubblico prima della proiezione dell’opera “Gli idoli delle Donne” di cui è attore protagonista e regista

Inserita nella sezione Best of, la pellicola ruota attorno a Filippi, un uomo disperato e incapace di lavorare, che si rivolge all’unico in grado di insegnargli a soddisfare le donne nonostante l’aspetto fisico: Max, guru del fascino e della sensualità, il più grande e ambito gigolò di sempre, ritiratosi misteriosamente dal giro. 

A seguire, alle ore 23, vi è stata la proiezione di “Husek” (anteprima italiana) un lungometraggio che racconta il modo in cui un territorio abitato da popolazioni indigene del Gran Chaco affronta la perdita di comunità vicine alle foreste e ai fiumi, che sono fonte di vita.

Nella sala proiezioni della Cattedrale dell’Assunta, invece,  “Sentieri di ferro” (anteprima assoluta) e l’incontro con il regista Luca Curto che racconta, attraverso l’interpretazione di Rocco Papaleo, uno spaccato dell’Italia del Sud in un viaggio lento ed emozionale lungo una ex ferrovia del Sud Italia che, abbandonata e dismessa alla fine degli anni ’80 del Novecento, è stata in parte riconvertita in una greenway. Alle ore 22  la proiezione di “La carovana bianca” preceduta dall’incontro con i registi Artemide Alfieri e Angelo Cretella; l’opera, interamente girata in Campania, racconta l’enorme stradone della periferia di Napoli dove quattro famiglie di circensi si trovano sospese nella speranza che la pandemia sparisca come in uno spettacolo di magia.

Alla Terrazza della Casa del Sole, alle ore 21 si è tenuto l’incontro con Ximena Málaga Sabogal e Piotr Turlej, registi dell’opera “Rimana Wasi: Home of Stories” (anteprima internazionale) opera che vede protagonista Chaska, una conduttrice radiofonica di Puno, una città del Perù, aiuta a portare i racconti Quechua nelle case, nei negozi e tra i campi, raggiungendo un migliaio di abitanti dell’altopiano.

Alle ore 21:30 spazio a “L’odore del mare” (anteprima assoluta), un documentario realizzato dal direttore artistico dell’Ischia Film Festival, Michelangelo Messina, che racconta la storia del penitenziario più antico del golfo partenopeo, situato a strapiombo sul mare nell’Isola di Procida. Il Dott. Giacomo Retaggio, attraverso i suoi ricordi, ci svela la storia del carcere e gli anni passati al suo interno come medico. Alle ore 22:10 la proiezione di “Nosema” (anteprima italiana) realizzato in Turchia e incentrato sulle vicende di una coppia cattolica della Chiesa Caldea che vive nelle montagne isolate nel sud-est della Turchia e che, nel gennaio del 2020, viene rapita da ignoti; l’opera narra dell’ultima settimana che hanno passato con i loro figli, solo tre mesi prima della tragedia. Concluderà la serata di proiezioni “To Vancouver” (anteprima italiana), una breve cronaca di una sparizione ai tempi della nuova Depressione.

Alle proiezioni in presenza si accede acquistando il biglietto presso l’Info Point situato nel Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte. Info e programma completo sono su www.ischiafilmfestival.it dove, da quest’anno, sarà possibile acquistare i biglietti anche in prevendita online. Inoltre, in occasione del Ventennale, è prevista la speciale iniziativa “Vent’anni, venti omaggi”: ogni mattina alle 10, sulla piattaforma, verrà messo a disposizione un biglietto omaggio per le proiezioni del Festival per ciascuno dei primi 20 utenti che si prenoteranno.

L’Ischia Film Festival è realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, sostenuto da Film Commission Regione Campania e dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura.