Home Arte “Hokusai. Sulle orme del maestro” all’Ara Pacis fino al 14 gennaio 2018

“Hokusai. Sulle orme del maestro” all’Ara Pacis fino al 14 gennaio 2018

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Circa 200 opere, del grande Maestro giapponese, la cui arte ha dato ispirazione a numerosi artisti all’interno del filone dell’ukiyoe, saranno esposte al Museo dell’Ara Pacis di Roma fino al 14 gennaio.

Le opere, datate tra la fine del ‘700 e i primi dell’ 800 sono presentate a rotazione, per motivi conservativi legati alla fragilità delle silografie policrome saranno in vista 100 alla volta. Hokusai è un’ artista che ha traslocato più volte per seguire la propria arte, un eccentrico.  Un’ artista che ha cambiato più volte nome per seguire il suo istinto.

Il percorso si sviluppa in cinque sezioni differenti, partendo dalla prima:

MEISHŌ (mete da non perdere), le opere in questa sala sono tutte del Maestro Hokusai e rappresentano i viaggi tra le cascate giapponesi, utilizzate come località di svago e anche come purificazione. Ponti giapponesi e paesaggi legati ai famosi poeti caratterizzate tutte dall’introduzione del colore Blu di Prussia. Si ritrovano qui anche le 36 vedute del Monte Fuji, le stampe, alcune a colori altre incolori (stampe con il solo inchiostro). Fa parte  di queste “La grande onda” , l’onda sta per sommergere l’imbarcazione, con la sua schiuma chiara. Il monte Fuji in questo dipinto è una presenza rassicurante e maestosa,  l’onda in primo piano ne richiama la forma accentuandone la potenza.

Nella seconda sezione (Beltà alla moda):

le cortigiane che camminano in parata sotto l’ammirazione di tutti gli astanti. Sono le star dell’epoca e rappresentano gli ideali di bellezza. Dipinte su carta o su seta nel formato del rotolo verticale da appendere, firmati da Hokusai, da Eisen e dagli allievi più vicini a Hokusai, tra cui Teisai Hokuba, Katsushika Hokumei, Ryūryūkyo Shinsai, Gessai Utamasa.

Heisen- Gioco del Tōkaidō con cortigiana, 1825
Nella terza sezione (Fortuna e buon augurio):

sono esposti alcuni surimono di Hokusai (pose stampate) di grande formato orizzontale che raffigurano alcune delle stazioni del Tōkaidō, accanto a surimono di Eisen, realizzati invece nel piccolo formato quadrato, che rappresentano località ma soprattutto oggetti scelti per il loro valore simbolico e benaugurale legato a un preciso momento dell’anno, della stagione, delle festività e delle credenze popolari.

La quarta sezione (Catturare l’essenza della natura):

All’età di 87 anni dipinge uno dei più bei dragoni, mai realizzatiche si arrampica verso l’alto.

Simbolo di buon augurio per la sua vita e la longevità della sua arte. La tigre, il bambù e la carpa saranno tipici degli ultimi anni di vita dell’artista. Qui si possono ammirare i bambù a confronto, uno del 1818 e uno del 1839. Ugualmente si potranno apprezzare gli stili di Hokusai ed Eisen nella resa del soggetto della carpa (simbolo della forza e della Festa dei bambini, il 5 maggio).

Nella quinta sezione (Manga e manuali per imparare):

oltre ai famosissimi manuali di Hokusai stampati con il solo contorno nero-grigio e qualche tocco di vermiglio, si ammireranno, tra le altre opere in mostra, alcune pagine del Libro illustrato.

Dal 4 novembre è possibile ammirare le opere di Hokusai anche la sera, con le aperture straordinarie del sabato fino alle 23.30 (ultimo ingresso alle 22.30). Tutti gli altri giorni dalle ore 9.30 alle 19.30 all’interno del Museo dell’Ara Pacis.

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