Novembre continua all’Officina Pasolini Regione Lazio con altri artisti eccezionali, questa volta due talenti tarantini, Diodato e Renzo Rubino, lo scorso 18 novembre ci hanno raccontato aneddoti, curiosità e speranze nel loro mondo della canzone italiana
Partendo dagli esordi fino al palco di Sanremo nelle due edizioni, quella con Fabio Fazio e poi la prima di Claudio Baglioni i due cantautori, intervistati all’Officina Pasolini Regione Lazio dalla padrona di casa Tosca e dalla giornalista Chiara Di Giambattista, ci hanno raccontato le loro esperienze.
Entrambi sono due artisti coerenti con la loro musica che, appartenenti a una generazione precaria hanno scelto di fare con passione quello che vogliono, senza scendere a compromessi.
“Nel momento in cui decidi di lanciarti nel mare d’incognite, lo fai con coraggio e con una convinzione folle, succede qualcosa, si apre un paracadute, un aereo passa e ti porta dove vuoi. Tutte le volte in cui sono arrivato in un punto nero, la vita mi ha dato una risposta” dichiara pieno di entusiasmo Diodato.
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Una speranza e un inno per tutti, il non mollare, perseguire diritto verso una strada a volte e anche spesso difficile, inseguendo i propri sogni perché è l’unica strada che può rendere felici.
La similitudine con l’altra ospite amatissima salita sul palco dell’Officina Pasolini è d’obbligo, anche Paola Turci ci ha incantato con la sua determinazione e l’amore per la musica che va oltre al mero successo.
“Estrosi, istrionici, mascalzoni, sciupafemmine, coerenti e bravi” sono stati introdotti così dalle due conduttrici i due cantautori pugliesi.
Durante la serata ci hanno raccontato la nascita dell’amore per la musica. I primi concerti sgangherati ai matrimoni, battesimi e compleanni fino al successo sul palco di Sanremo accompagnandoci quasi con timidezza con le loro canzoni dal vivo. In comune oltre alla musica hanno un cantante eccezionale: Domenico Modugno. Antonio Diodato dopo aver cantato sul palco dell’Ariston “Babilonia” nel 2014 fece un gesto come quello di Modugno, un gesto di libertà e di apertura. A lui deve anche l’ispirazione Renzo Rubino che riconosce come simbolo di Sanremo con la canzone “Nel blu dipinto di blu”.
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Le serate organizzate all’interno del Laboratorio delle Arti Pasolini lasciano sempre il pubblico ricco di emozioni e aprono la mente. Un luogo incantato, dove la musica e le arti multimediali sono protagoniste della scena. Intriso dell’energia dei 75 giovani artisti vincitori del bando che ogni anno partecipano da tutta Italia alla formazione grazie alla Regione Lazio e al Fondo Europeo è un luogo creativo unico in cui l’arte fluisce.
Il prossimo appuntamento sarà il 26 novembre con il regista Piero Cannizzaro che presenterà al pubblico “Storie d’Africa” il docufilm sul tema dell’emigrazione.