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“Chiamami col tuo nome” dal libro di Aciman al grande successo cinematografico di Luca Guadagnino

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Chiamami col tuo nome
Più che un libro è una lirica sofferta e malinconica quella di Aciman, che pone in risalto in maniera sublime i palpiti amorosi nella fase adolescenziale

Tutti i lettori si possono immedesimare nella storia di Elio un ragazzino quattordicenne che vive in Riviera Ligure con la famiglia in una bella villa, dimora estiva di molti scrittori alle prese con la pubblicazione di un libro, o di laureandi che lavorano alla stesura della tesi di laurea, e delle prime farfalle nello stomaco, delle prime palpitazioni amorose tipiche dell’innamoramento.

Come nel caso del ventiquattrenne Oliver, di origine americana, divenuto oggetto del desiderio di Elio, durante il soggiorno estivo in riviera.

Elio scopre, grazie a lui, l’ossessione che si cela dietro il desiderio di toccarlo, di sentirlo o anche solo di vederlo. Ossessione che diventa quasi intollerabile poiché sempre più difficile da nascondere.

E in un gioco di seduzione fatto di sguardi, di ammiccamenti, di parole dette e non dette, i due giovani danno vita ad una danza di corteggiamento ad alto contenuto emotivo.

Sullo sfondo la cornice della Riviera Ligure in estate, quando le colline sono in fiore, il mare è più azzurro e  invita al bagno i villeggianti.

Il sole è alto in cielo per gran parte della giornata, e i corpi si denudano per il caldo afoso lasciando intravedere le curve sia maschili che femminili. Voluttuose e conturbanti.

È un inno all’amore quello di Aciman.

Amore che non ha sesso, per cui, anche rivolto verso un altro individuo dello stesso genere, ha una potenza tale che la sua purezza fa male. Perché tutte le cose assolutamente pure generano solitudine e strazio. Rimane la malinconia per una storia irrisolta in un ricordo lontano fermo nel tempo e nella mente come l’unico grande amore mai vissuto.

Luca Guadagnino si è poi guadagnato l’oscar con la trasposizione cinematografica del romanzo. Geniale…è riuscito a trasmettere le emozioni dei due giovani protagonisti soffermandosi con le inquadrature sui volti e gli sguardi laddove il sentimento lasciava il segno evidente.

Un film coraggioso, che rimane dentro per molto tempo, toccante e in un certo senso incompiuto come la storia d’Amore di Elio e Oliver.

Un film con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel. Drammatico – Italia, Francia, USA, Brasile, 2017. Distribuito da Warner Bros Italia.

Carla D’Aronzo

Zerovsky solo per amore