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“Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza” al cinema fino al 30 novembre distribuito da Nexo Digital

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"Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza"- Nexo Digital
La Nexo Digital da sempre si occupa di cinema d’autore, il film, per loro, non è solo da vedere ma è cultura, esperienza, arricchimento. Passando dall’opera al balletto all’arte non si rimane mai insoddisfatti della selezione. Dopo il successo di “Firenze e gli Uffizi” in collaborazione con Sky, Ballandi e con il patrocinio del Comune di Firenze, al cinema per tre serate il 28, 29 30 novembre “Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza” interpretato dalla voce narrante di Jasmine Trinca

Francesca Priori che ha ideato e scritto il docufilm e Marco Pianigiani alla regia vi porteranno in un viaggio all’indietro nel tempo nella Firenze capitale della cultura, fiorente di artisti sotto al grande mecenate Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico. In questo contesto dove non mancavano i conflitti di potere tra la Chiesa di Roma e la città pullulante di novità artistiche nasce Botticelli in un’umile famiglia. Il padre aveva una bottega, era un conciatore di pellame e Sandro potè iniziare subito a dipingere, divenendo in breve tempo famoso e molto richiesto dalla nobiltà fiorentina per la bellezza delle sue opere.

A pochi passi da casa sua viveva Simonetta Cattaneo della Volta, sposa appena sedicenne Vespucci, che fece innamorare tutta la città Toscana rinascimentale compreso Lorenzo e il fratello Giuliano che poi fu ucciso nella Congiura dei Pazzi.

Simonetta sembra che sia stata la musa ispiratrice di Botticelli e che sia lei raffigurata ne la “Nascita di Venere”, 1485 e non solo, il suo volto si ritrova in molte altre opere dell’artista.

Coi suoi capelli biondi lunghi, capelli che le nobildonne fiorentine schiarivano con la birra e il sole, colei che morì prematuramente, probabilmente di polmonite, lasciando disperati coloro che l’amavano. Colei che fu fonte d’ispirazione anche di alcune poesie di Lorenzo de’ Medici.

Botticelli, fu anche innovatore, nei suoi quadri, le donne da lui rappresentate, talvolta nude, guardano lo spettatore e non sono più con gli occhi bassi in segno di sottomissione, ma fiere della loro bellezza che cantano al mondo.

Simonetta è rimasta eterna così come le opere di Botticelli apprezzate anche per i numerosi dettagli, ricordiamo le diverse specie di fiori de “La Primavera”, 1480 il giardino perfetto,  contaminato dalla filosofia neoplatonica imparata da Marsilio Ficino; oppure gli omaggi fatti dall’artista alle casate nobili come la ripetizione del simbolo dello stemma de’ Medici in “Pallade e il centauro”, 1482 o le vespe dipinte in onore della famiglia Vespucci in “Venere e Marte”, 1483.

Botticelli cambierà le sue rappresentazioni in concomitanza con la venuta del Savonarola oratore e uomo di chiesa in contrasto con l’ambiente delle feste, dei carnevali, dei balli e dell’arte fiorentina del cinquecento. Da allora le sue opere non raffigureranno più nudi e inizierà il periodo decadente dell’artista fino alla morte.

Queste e molte altre narrazioni potrete scoprirle nel docufilm  “Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza” la cui parte finale  è dedicata all’impatto che ha avuto l’artista sull’arte moderna e contemporanea. Botticelli fu riscoperto solo in seguito, dai Preraffaelliti dopo essere stato completamente dimenticato per oltre trecento anni.

“Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza” al cinema 28, 29 e 30 novembre distribuito da Nexo Digital.