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“L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza

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"L'arte della gioia" Goliarda Sapienza edizioni Einaudi
Il libro “L’arte della gioia” scritto da Goliarda Sapienza nell’arco temporale che va dal 1967 al 1976 fu rifiutato da parecchi editori italiani fino a quando il successo della sua pubblicazione arrivò dal resto dell’Europa soprattutto dalla Francia, la Germania e la Spagna. In Italia è stato pubblicato postumo da Stampa Alternativa nel 1998 e poi dalla casa editrice Einaudi

Prima del romanzo di Goliarda Sapienza è consigliata la lettura di “Goliarda” scritto da Angelo Maria Pellegrino marito dell’autrice che, contattato da Judith una fotografa interessata alla vita dell’autrice, partì con lei in viaggio verso Gaeta dove la coppia aveva vissuto e dove l’autrice finì i suoi giorni. I due si conobbero proprio quando lei era intenta a scrivere seduta in un bar “L’arte della gioia”. Attraverso i ricordi del marito è possibile conoscere la vita di Goliarda e capire meglio il significato della sua opera più amata da un pubblico selezionato, definito un “libro che lascia il segno” a cui non si può restare indifferenti. D’altronde Goliarda fu anche attrice e insegnante di recitazione e, questo modo di raccontare coinvolgendo il lettore è l’elemento trainante del suo libro .

Modesta è la protagonista del romanzo, una donna siciliana, nata in una famiglia povera, il 1° gennaio del 1900 che, con carattere, ribellione ed estrema modernità, sfidò prima non accettando la sua reclusione in convento, poi il patriarcato in ogni sua forma, il fascismo e la mafia.

Una donna che seguiva la strada del piacere senza pregiudizi partendo dalle prime esperienze “subite” nell’ignoranza fino a prendere possesso della sua femminilità in tutte le scelte successive. Nel romanzo di Goliarda Sapienza non vi è mai un piangersi addosso, un crogiolarsi nelle difficoltà della vita e, anche l’esperienza del carcere (che l’autrice sperimenta davvero nella vita, forse, per curiosità), dell’incesto o della violenza le fanno perdere la spinta vitale che la caratterizza.

Attraverso la vita di Modesta si abbraccia tutto il secolo breve con il susseguirsi degli accadimenti storici, una carnale Sicilia e costellazioni di amori che roteano attorno alla protagonista. Un libro che stimola il dibattito politico pur non essendo un romanzo politico.

Modesta è una donna più che contemporanea, forse ancora non siamo evolutivamente arrivati alla sua libertà di pensiero. Ha quel potere animale di amare la vita in ogni sfaccettatura. Di godere del piacere senza giudizi e con la stessa purezza di raccontarlo.

 

 

 

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