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“Così è (se vi pare)”: Geppy Gleijeses dirige al Teatro Quirino l’opera di Pirandello

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Pino Micol e Milena Vukotic in "Così è (se vi pare)" di Luigi Pirandello

In programma fino al 23 aprile al Teatro Quirino Vittorio Gassman di Roma una delle opere più conturbanti di Pirandello “Così è (se vi pare)”. Sul palco l’eccellente interpretazione di Milena Vukotic nel ruolo della signora Frola che ne esalta i contenuti teatrali, accompagnata nel cast, tra gli altri, da Pino Micol e Massimo Lello

Geppy Gleijeses con la sua regia ha voluto inserire sulla scena un’innovazione inusuale chiedendo al video artist Michelangelo Bastiani di creare ologrammi di sessanta centimetri rappresentanti otto personaggi che spettegolano e parlano in paese di ciò che accade e incuriosisce le loro menti: il mistero dei coniugi Ponza la cui moglie e figlia della signora Frola non esce mai di casa e, anzi, il signor Ponza sembra che impedisca alla madre di salire a vederla relegando le due a brevi incontri dalla finestra.

Nel momento in cui la signora Frola entra in scena gli ologrammi da piccoli diventano di dimensioni reali fino ad assumere sembianze in carne e ossa occupando il palco e dando inizio alla pièce di Pirandello.

Un ulteriore inganno ed intreccio per lo spettatore: l’ologramma è una rappresentazione fedele della realtà ma non esiste, ed i personaggi anche se animati e “reali” prendono forma e caratteristiche umane solo davanti alla signora Frola la protagonista della pièce di Pirandello. Aggiunge così, Geppy Gleijeses, un ulteriore elemento riflessivo sfidando la mise e scène dell’autore.

Foto di scena:   il cast  al completo di “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello

Tornando al testo di Pirandello il dubbio che instilla l’autore è ben più ampio della curiosità interpretata dai personaggi-ologrammi.

L’autore insinua, come sempre, con la sua maestria i dubbi su chi siamo, come ci vedono gli altri e come ci vediamo noi. Qual è la realtà? Come ci vediamo noi, oppure quella di come ci vedono gli altri? Ambedue sono realtà, cambiano solo i punti di vista, la percezione di noi stessi attraverso i nostri sensi è solo diversa dalla percezione di noi visti coi sensi degli altri.

Analizzando i personaggi dell’opera è forse pazza la signora Frola colei che accetta di vedere la figlia dalla finestra senza salire i novanta scalini che le dividono? Oppure, sempre lei è pazza perché in realtà la donna è morta e il cognato essendosi risposato con Giulia è codesta che fa affacciare alla finestra? Oppure il pazzo è lui possessivo nei confronti della moglie al punto di impedirle di uscire di casa e vedere la madre?

Non troverete risposte alla fine della pièce, non troverete certezze o assolute verità ma solo dubbi, sicuri però di poter assaporare un’interpretazione eccezionale di Milena Vukotic insieme ai suoi compagni di scena che conclude “Per me io sono colei che mi si crede, come parla la verità”.