Home Notizie Locali “La pacchia è finita!” di Lorenzo d’Amico all’OFF/OFF Theatre

“La pacchia è finita!” di Lorenzo d’Amico all’OFF/OFF Theatre

0

I protagonisti de "La pacchia è finita"

Tre attori e tre monologhi scritti da Anne-Riitta Ciccone si susseguono sul palco dell’intimo Teatro di Via Giulia raccontandoci le vite da immigrati 

Ci fanno da specchio dei nostri comportamenti più biechi “La pacchia è finita!” sembra che gli urlino alcuni nostri concittadini certi di stare dalla parte del giusto contro “gli invasori”.

Nel primo monologo “Sulla Stessa Barca” la storia di uno scafista, interpretato da Gianvincenzo Pugliese, un “Caronte che traghetta la gente verso l’Inferno facendogli credere che sia il Paradiso”.

Maria “La Santa” (Maria Vittoria Casarotti Todeschini) è la protagonista del secondo monologo. Arrivata in Italia con l’inganno, certa di fare la baby sitter e la badante presso una famiglia si trova invece a fare la puttana al km 30.

“Il terzo monologo è ispirato ad una storia di un ragazzo di colore, un fisico nucleare che, quando è venuto qui in Italia ha detto di non avere titoli pur di lavorare da bracciante. Questi tre monologhi mostrano a che livello di depersonalizzazione deve arrivare un essere umano pur di lavorare” dichiara l’autrice Anne-Riitta Ciccone.

L’ultimo è il replicanteKappatrequattrocinquebis” (Gabriele Stella) un modello per l’intrattenimento sessuale con funzioni avanzate. L’aspetto esteriore è di un italiano per non spaventare i bambini. Il replicante non prova emozioni, non ama, non soffre e non è frustrato, non sporca, intrattiene, si occupa della casa, degli amici a quattro zampe e degli approcci uomo/donna.

L’interpretazione dei tre protagonisti è forte ed intensa, possibile solo con la passione esplosiva della giovane età.

Gli attori si donano sul palco senza tenersi niente per sé, sono nel pubblico e colpiscono con le battute cercando di risvegliare le anime dormienti di molti di noi. Catturano la nostra attenzione sbattendo talvolta i piedi o le mani e attirano l’attenzione per assicurarsi che non ci perdiamo neanche una piccola sfumatura della loro interpretazione.

Viene voglia di vedere ancora lo spettacolo e di vederli ancora, sono pochi tre giorni di rappresentazione per dei monologhi che stimolano così la mente e ci mostrano a quale punto è dovuto arrivare l’uomo per poter lavorare: diventare un oggetto.

I tre ragazzi vengono tutti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e saranno sul palco all’OFF/OFF Theatre di Via Giulia dal 9 all’11 aprile 2019.