Home Notizie Locali Una ragazza, il viaggio infinito verso l’Australia, Mildura e un incontro “inquietante”

Una ragazza, il viaggio infinito verso l’Australia, Mildura e un incontro “inquietante”

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Come vi ho accennato nello scorso capitolo, Mildura è un importante centro agricolo, tant’ è vero che durante la stagione estiva è molto verde proprio per gli ettari di vitigni che ci sono tutti intorno alla città

Cosa che di certo non posso dire rispetto al periodo invernale, per via della lunga siccità. Arrivati a Mildura, (come anche a Melbourne) sono rimasta un po’ stranita.

Sia per come sono costruite le abitazioni, sia dalle persone, dal cibo che da tante altre cose. Non saprei nemmeno come poter essere più chiara.

Vediamo se riesco a farvi un esempio: in Italia, ovunque vai, si è circondati da Storia, monumenti e da un Passato.

Qui, no!

Questa immensa isola ha solo 200 anni e come tale, sta iniziando solamente ora a costruirsi una Storia.

Spero, di essere riuscita a farvi capire un po’ cosa intendo. Immensi spazi, traffico non ricordo quando l’abbia visto l’ultima volta (se non a Melbourne perché è una grande città).

Ma al di fuori delle grandi metropoli, il traffico risulta praticamente inesistente, per non parlare delle distanze.

Infinite! Tra una città e l’altra ci passano chilometri e chilometri, e quando dico km e km intendo davvero tragitti di ore di macchina.

La natura, per lunghe distanze non subisce grandi cambiamenti.

Nello Stato Victoria, ovvero dove mi trovo io, potreste ritrovare immense distese di prati, o persino di terreni secchi ed afosi e pecore al pascolo, miglia e miglia in cui dovete solo sperare che nulla possa succedere alla vostra compagna di viaggio: l’ AUTO.

Questo perché ci sono punti in cui non esiste alcun tipo di abitazione e quindi se mai dovesse succedervi qualcosa, non sarebbe così semplice trovare soccorso.

Forse, può sembrare strano a persone abituate ad abitare in una piccola Penisola come la Nostra Bellissima Italia, dove tutto risulta così vicino e compatto, dove in un paio di minuti di macchina ti trovi nel paese accanto al tuo, in una mezzora alla città vicina, un paio di ore attraversi il confine di un’altra regione!

l’Italia, un paese che non smette mai di stupire per la sua straordinaria varietà paesaggistica e culturale.

L‘ Australia è grande quanto tutta l’Europa.

Detto ciò vi lascio immaginare quanto grande possa essere e quanto risulta così complicato spostarsi e muoversi da un posto ad un altro.

Nella stessa durata in cui in Italia attraverseresti regioni, qui non arrivi nemmeno da una città ad un’altra. 😊

Strano? Sì… Piacevole? Non sempre, ma come ogni cosa nulla è perfetto… Nulla può essere esattamente come la si desidera.

Bisogna comunque essere in grado di adattarsi e di trovare la parte positiva in ogni cosa.

Eccomi qui a Mildura, dove un po’ allibita ed un po’ scettica inizio questa esperienza.

Ero molto spaesata ed il mio inglese, ovviamente, era scarsissimo.

Ma con la mia timidezza e le poche parole e frasette che conoscevo dovevo iniziare a cavarmela e a cercare un lavoretto che potesse permettermi di mantenermi.

Così iniziai a consegnare il mio Curriculum Vitae a tutti i ristoranti o bar che vedevo, ricordo quanto tempo impiegavo prima di convincermi ad entrare. Ripensare ogni singola volta alle giuste parole da dire, senza fare troppi errori di grammatica e con la speranza di farmi capire al primo tentativo.

Forse può sembrare una cosa buffa per molti di voi, ma quando non conosci la lingua, vi assicuro che ogni cosa risulta difficile.

Dopo una settimana, stavo già impazzendo.

Purtroppo, per come sono non riesco mai a stare tranquilla senza un lavoro.

Mi sento un po’ inutile e l’idea di dipendere da qualcuno, è un pensiero che non sopporto.

Così il mio stato d’animo, dopo solo una settimana stava già cambiando.

Non mi davo per vinta ma non potevo evitare questo mio bad feeling.

Un giorno, poi, mentre ero seduta triste triste e pensierosa su una panchina a leggere un libro, forse il primo letto dopo anni di astinenza, notai un uomo, con la bandana in testa, un po’ trasandato e dalla faccetta strana che continuava a passare davanti a me, come se volesse parlarmi.

Mi dispiace ma se volete sapere come prosegue la storia e questo incontro un po’ inquietante… dovrete saper aspettare fino alla settimana prossima.

Alla prossima volta con il Quarto Capitolo.

Giorgia Marcon

Una ragazza e l’arrivo in Australia

L’inizio di un viaggio infinito

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