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“Generazione 56K” la nuova serie italiana dal 1º luglio su Netflix

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"Generazione 56K" dal 1 luglio su Netflix

Un amore nato tra i banchi di scuola, un’isola meravigliosa come Procida e un vecchio modem 56K, sono questi gli ingredienti della nuova serie italiana che dal primo luglio sarà distribuita su Netflix

“Generazione 56K” in otto puntate è prodotta da Cattleya, parte di ITV Studios, e realizzata in collaborazione con The Jackal, gruppo Ciaopeople. Tra i protagonisti Angelo Spagnoletti nel ruolo di Daniel e Cristina Cappelli in quello di Matilda, (Alfredo Cerrone e Azzurra Iacone nei panni degli adolescenti).

GENERATION 56K (L to R) AZZURA IACONE as MATILDA BAMBINA in episode 107 of GENERATION 56K Cr. MARGHERITA PANIZON/NETFLIX © 2021

Oltre a loro anche i comici Gianluca Fru e Fabio Balsamo nei ruoli degli amici di sempre di Daniel e, anche colleghi di lavoro, sviluppano insieme nuove improponibili  App (Gennaro Filippone e da Egidio Mercurio nella versione da bambini).

GENERATION 56K (L to R) CRISTINA CAPPELLI as MATILDA and ANGELO SPAGNOLETTI as DANIEL in episode 101 of GENERATION 56K Cr. MARGHERITA PANIZON/NETFLIX © 2021

Daniel e Matilda dopo essersi persi di vista per molti anni, si ritrovano casualmente da adulti, complice un’ App di appuntamenti. Durante le otto puntate, che vi divorerete in un colpo solo, si alterneranno il presente a Napoli ed il passato nell’isola di Procida. Con un continuo salto temporale, vedrete i protagonisti di ieri con i loro timori, paure e scoperte dell’amore e la sessualità e gli stessi timori oggi, non superati perché le emozioni quando ci toccano da vicino è come se fossimo sempre bambini.

GENERATION 56K (L to R) CRISTINA CAPPELLI as MATILDA in episode 104 of GENERATION 56K Cr. MARGHERITA PANIZON/NETFLIX © 2021

Una serie fresca e piacevole, semplice nei contenuti, è quella che, in quest’estate può darci un po’ di frizzantezza e leggerezza. Tiferete per l’amore e riderete alle battute dei comici di The Jackal sognando anche voi un amore puro e spensierato.

GENERATION 56K (L to R) CRISTINA CAPPELLI as MATILDA and ANGELO SPAGNOLETI as DANIEL in episode 108 of GENERATION 56K Cr. MARGHERITA PANIZON/NETFLIX © 2021

Definita genere comedy, la serie “Generazione 56K” è basata su un’idea originale di Francesco Ebbasta e da lui scritta insieme a Costanza Durante, Laura Grimaldi e Davide Orsini, che ne è anche head writer.

I registi si sono suddivisi le riprese: i primi 4 episodi sono di Francesco Ebbasta, mentre Alessio Maria Federici firma la regia dei restanti 4.

“Generazione 56k è una storia d’amore. E a questo romantico inseguirsi di Daniel e Matilda fa da sfondo un racconto corale, in cui ogni personaggio mette sul tavolo problemi, domande e riflessioni contemporanee: sei davvero felice del tuo matrimonio perfetto? Perché ti spaventa così tanto avere un figlio? Hai mai avuto paura di incontrare una persona che hai frequentato solo sui social? E se semplicemente ti andasse bene così, a distanza? Ogni personaggio, con il suo punto di vista, tende a smantellare, in chiave comedy o drama, gli stereotipi relazionali con cui siamo cresciuti.
In questa serie non ci sono maschi alfa: gli uomini sono fragili, vulnerabili, hanno paura ad ammettere che non gli va di fare sesso, e vomitano ai primi appuntamenti.
È questo quello che più mi eccita di questa storia, e della possibilità di averla potuta raccontare: la commistione. Personaggi moderni, e atmosfere dal sapore antico. La sensazione, nonostante si stia parlando di app di incontri, di star respirando un po’ d’aria di vecchia commedia.Tutta la serie è attraversata da un senso nostalgico, dal gusto di un ricordo estivo.” dichiara Francesco Ebbasta il regista dei primi quattro episodi.

Il parere dell’altro regista Alessio Maria Federici è più tecnico essendo alla sua prima esperienza con le serie televisive “Ho provato infine a differenziare la posizione della macchina da presa in tutte le situazioni con i bambini abbassandola a quello che è il loro punto di vista – determinato fondamentalmente dalla loro altezza – dando quindi una proporzione diversa rispetto agli adulti e agli ambienti che i nostri piccoli protagonisti si trovano a vivere.

Generazione 56K è la mia prima esperienza nella serialità e per questo è stata una sfida e una scoperta continua di novità narrative che non conoscevo, come ad esempio l’importanza di dare una storia verticale ad ognuno degli episodi”.