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Gli inaspettati benefici dell’ansia

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Ansia@pixabay

L’ansia è uno stato emotivo di allerta ed agitazione. Molte persone possono sperimentare momenti di ansia, pur non soffrendo di un vero e proprio disturbo psicologico

Nell’immaginario comune provare ansia rappresenta un vincolo, una difficoltà, un problema e questo è particolarmente vero quando l’ansia supera un certo livello di intensità, invalidando diverse aree della vita dell’individuo e presentandosi con sintomi molto marcati (respiro affannoso, tachicardia, forte sudorazione, tremori, debolezza persistente ecc.). In questi casi si parla di disturbo di ansia generalizzato e quindi di ansia “negativa”, ovvero uno stato psichico che genera un blocco e crea disagi di varia natura.

Non tutti sanno però che esiste anche un’ansia “positiva”.

Trattandosi di una reazione fisiologica e naturale dell’organismo nei confronti di un evento ritenuto pericoloso, l’ansia ci predispone alla difesa. Pertanto, in alcune situazione, risulta essenziale per la nostra sopravvivenza!

Se il livello di ansia non supera una certa soglia, ovvero il cosiddetto livello ottimale (né troppo alto, né troppo basso), paradossalmente potremo contare su di lei come nostra alleata per superare momenti di impasse, poiché funge da strumento adattivo.

Ma in che modo l’ansia può aiutarci?

1. Aiuta a diventare più attenti e precisi nei compiti e nelle varie attività da svolgere: provare una certa quota di ansia da prestazione, ad esempio, può aiutarci a mantenere una maggiore concentrazione nello svolgimento di un compito e una motivazione molto alta che fungerà da sprone per ottenere buoni risultati

2. Predispone ad una maggiore consapevolezza di sé: le persone che tendono a provare una leggera ansia in determinati contesti sono spesso anche molto analitiche e riflessive, cioè captano e hanno una maggiore reattività agli stimoli sia interni che esterni. Questa indole li rende più sensibili e consapevoli dei propri limiti ma anche delle proprie qualità.

3. Aiuta ad evitare le situazioni troppo rischiose: possiamo immaginare l’ansia come una sorta di sistema d’allarme. Se ben calibrato e tarato, sarà in grado di avvisarci quando qualcosa o qualcuno sta oltrepassando i confini di una nostra proprietà e rivelarsi di fondamentale importanza per valutare meglio quelle circostanze che potrebbero, effettivamente, farci trovare in una situazione spiacevole.

4. Spesso l’ansia si manifesta durante un conflitto interiore: capita di sovente che alcune persone comincino all’improvviso a soffrire di attacchi di ansia poiché stanno vivendo dei conflitti che non sono in grado di decifrare e risolvere. In questi casi l’ansia è la scintilla che permette, come capita con tanti altri sintomi anche organici, di richiedere un aiuto mirato e di iniziare un processo evolutivo modificando abitudini o situazioni che non sono più adeguate per noi.

Ovviamente, l’unico modo per utilizzare l’ansia come strumento funzionale, è venire a contatto con essa, accettarla e comprenderla per poterla padroneggiare.

Alcune situazioni sono oggettivamente ansiogene ed è sano provare un certo livello di attivazione, ma altre potrebbero essere caricate di vostre proiezioni e significati interni e, in tal caso, è sempre auspicabile parlarne con un professionista psicologo.

Per quanto si tratti di una reazione emotiva e fisica naturale, non bisogna sottovalutarne la presenza se dovesse risultare particolarmente disturbante.

In generale, è utile visualizzare l’ansia come un segnale che va interpretato per apportare miglioramenti nella propria vita e non come una scomoda coinquilina da cui non ci si può liberare!

Dott.ssa Simona Bianchini

Psicoterapeuta

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