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Lazio-Napoli 1-4 non è successo

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Non succede, ma se succede…non è successo. Neanche questa volta. La Lazio si presenta in pompa magna dopo le ultime prestazioni, cercando una vittoria prestigiosa che la proietterebbe nei piani alti della classifica.

All’Olimpico arriva la squadra attualmente con il miglior attacco non solo d’Italia ma d’Europa. Il Napoli, che negli ultimi campionati ha imperversato in lungo e in largo proprio contro la Lazio. E finisce 1-4, in una partita che, per raccontarla tutta ci vorrebbe un intero giornale.

Ma bisogna analizzarla nei due tempi.

Sì, perché il primo tempo finisce 1-0 per la Lazio, al termine di una prima frazione giocata splendidamente dalla squadra di Simone Inzaghi, che non cade nella ragnatela del gioco del Napoli, un gioco super collaudato, già il migliore negli ultimi quattro mesi del campionato scorso, e riproposto puntualmente quest’anno dal tecnico Sarri, senza nessun cambio di giocatori nello scorso mercato. Purtroppo, quella che potrebbe essere definita come una fatale congiunzione di astri, fa sì che sulla Lazio si abbatta una serie incredibile di colpi di sfortuna, privandola, a partire dalla prima metà del primo tempo, di tre elementi chiave in difesa, e guarda caso, contro la squadra che, dicevamo, vanta il miglior attacco d’Europa.

La partita comincia subito con uno schema tattico in cui il Napoli costruisce gioco in virtù del suo palleggio.

La Lazio risponde con improvvise accelerazioni per vie centrali e sulla fascia destra, difendendosi con ordine ed avendo nell’asse sinistro, composto da Radu e Lulic’, il suo piccolo tallone di Achille, con parecchi errori da parte di entrambi.

15’ il portiere del Napoli Reina interviene in maniera molto dubbia su Immobile lanciato, ma l’arbitro non ravvede nulla. Al 22’ Bastos si accascia a terra e tre minuti dopo è costretto ad uscire, sostituito da Marušić, con Basta che si sposta sulla linea centrale di difesa.

Al 29′ La Lazio passa in vantaggio con una splendida incursione di Immobile, che dalla destra serve al centro un pallone che De Vrij colpisce di prima e insacca, complice un n on perfetto intervento di Reina. 1-0.

Al 34’ Reina interviene fuori area su Immobile lanciato a rete e viene ammonito. Al 38’ palo del Napoli con Hamsik, che sfiora il pareggio. Lo sfiora ancor di più al 44’ con Callejon, che presentatosi solo in area si vede parare la conclusione in maniera strepitosa da Strakosha.

Si va al riposo.

Il secondo tempo non vede il rientro in campo di De Vrij, autore del gol e miglior difensore della Lazio che viene sostituito da Murgia.

Seconda tegola per Inzaghi, che arretra Lucas Leiva a difensore centrale. Per i primi minuti la Lazio mantiene il ritmo del primo tempo evidenziando la difficoltà del Napoli ad imporre il proprio gioco. Poi al 54’, commettendo un errore grossolano la difesa della Lazio lascia solo Albiol sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il quale calcia a rete un pallone miracolosamente respinto ancora da Strakosha, il quale nulla può sulla susseguente ribattuta di Koulibaly che pareggia per il Napoli. 1-1.

Galvanizzata dal pareggio la squadra di Sarri ritrova magicamente il suo gioco e due minuti dopo, al 56’ raddoppia con un tiro dal limite di Callejon. 1-2. La Lazio subisce le due sberle ravvicinate e rimane frastornata al punto da subire una rete da antologia del calcio da parte di Mertens, il quale raccoglie una palla respinta da Strakosha e dal limite del fallo laterale alla destra della porta laziale lascia partire un pallonetto che scavalca il portiere e si insacca sotto la traversa. 1-3. La Lazio sostituisce Milinkovic’ con Lukaku, ma le cose non cambiano, anzi, al 72’ il colpo di grazia con l’infortunio di Basta. Basta davvero, perché la Lazio rimane in dieci e si accascia.

Il Napoli chiude la partita con un rigore al 92’ trasformato da Jorginho. 1-4.

Quando la sfortuna ti colpisce in questo modo nella partita più importante di questo avvio di campionato, contro una squadra candidata alla vittoria del campionato, non si può fare molto. Meglio archiviare la pratica e concentrarsi sui prossimi impegni, sperando che gli infortunati non stiano fuori troppo a lungo.

Valter Laurenti