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Figli di una separazione, come affrontare questa difficile situazione?

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Quando mamma e papà si separano i figli vivono uno stravolgimento che necessita di tempo e sostegno per essere superato. I figli, quasi sempre, subiranno un trauma emotivo. Se affrontate con le giuste modalità, le separazioni potranno essere meno dolorose

Secondo i più recenti dati pubblicati ISTAT, nel 2011 le separazioni sono state 88.797 mentre i divorzi 53.806. I tassi di separazione e di divorzio, negli ultimi decenni, sono in continua crescita. Quando i genitori si separano o divorziano è necessario un grande riassestamento. Nei figli si verifica, quasi sempre, una sorta di trauma emotivo che non è possibile assorbire all’istante. Per elaborare il trauma, infatti, è necessario del tempo, oltre che alcune attenzioni da parte degli adulti. I figli possono già avere sentito parlare di separazioni  e divorzi, ma tutto cambia quando la cosa li tocca direttamente e cominciano a sperimentare questi nuovi cambiamenti. Nella vita di un bambino, al di là delle difficoltà che le varie tappe dello sviluppo normalmente incontrano, la separazione dei genitori è molto dolorosa.

È destabilizzante vedere un papà o una mamma che vanno via dalla propria casa.

L’intera famiglia che si divide, si perdono i punti di riferimento, quelle sicurezze che hanno reso stabile l’esistenza del bambino fino a quel momento. È importante chiedersi come vive un bambino questa nuova situazione. A differenza di un adulto, ma spesso neanche troppo, potrebbe non avere gli strumenti adeguati per comprendere e affrontare uno stravolgimento simile. E’ chiaro, quindi, che per attutire l’impatto traumatico della separazione, e sostenere l’elaborazione della perdita della famiglia unita, è necessario che i genitori  siano intelligenti e maturi. É importante collaborare affinché i figli ne risentano il meno possibile e soprattutto non si colpevolizzino e non si chiudano in loro stessi.

Affrontare la situazione con il senso di colpa, comporta spostare l’attenzione su di sè, e curarsi meno del bambino. É lui che necessita, invece, di una maggiore accoglienza e comprensione in questo momento, per ridurre al minimo il disagio che potrebbe provare. Entrambi i genitori dovrebbero spiegare, insieme e in modo sereno, al proprio figlio, cosa sta succedendo, cosa succederà, e perché mamma e papà non possono più stare insieme. Inoltre, è fondamentale spiegare che nonostante non saranno più sposati, continueranno comunque ad essere genitori per tutta la vita. Come prima cosa, devono chiarire che questa decisione non ha nulla a che vedere con lui. Entrambi continueranno ad amarlo e seguirlo esattamente come prima.

Si vive la famiglia in una nuova modalità, ma l’amore, le attenzioni, che il bambino riceverà resteranno immutate. Non saranno più una coppia, ma resteranno sempre i loro genitori.

E’ chiaro che i figli respirano, vivono e assorbono le tensioni che si generano, inevitabilmente, durante una separazione. Ma il bambino non deve mai essere coinvolto nei dissidi della coppia. Non deve mai essere costretto a scegliere a chi volere più bene. Pertanto, anche se i genitori non si separano in modo consensuale e permangono tra di loro sentimenti di rabbia, questi non dovrebbero mai essere manifestati davanti al bambino.

Se i genitori avranno come obiettivo primario il bene dei figli, che viene ribadito è il focus dell’attenzione in questo momento, anche un trauma come la separazione potrà essere vissuto dai bambini come un’esperienza dolorosa ma formativa.

Dott.ssa Sara Masci

Psicologa, 

Psicologa Giuridica, Psicodiagnosta

Photo: Bansky

 

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