Home Cultura/Spettacolo Incontro con l’autore del libro “Indifesa” al CineVillage Talenti

Incontro con l’autore del libro “Indifesa” al CineVillage Talenti

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Indifesa _ Giuseppe Cesaro

Il 4 luglio al CineVillage Talenti si è dato spazio alla tematica dell’adolescenza e si è tenuto l’incontro con Giuseppe Cesaro, autore del libro Indifesa

L’autore racconta come il libro edito da La nave di Teseo sia frutto di una motivazione interna ad esprimere l’importanza di poter entrare in contatto con la propria identità.

“Indifesa è una metafora…non è solo il problema del bullismo e della famiglia, ma il problema dell’identità. Ciascuno di noi ne ha dentro di sé una percezione, inizialmente indefinita, che andrà rinforzandosi giorno per giorno” ci anticipa Cesaro.

L’autore ci spiega come, spesso, gli stessi genitori non riescano a captare e a rispettare la vera natura dei propri figli, che sono “come creta”: una materia che già sa cosa vuole diventare, basta avere  la libertà e la serenità per poterselo permettere. Il genitore vede solo la materia amorfa, senza forma e tende a proiettare le proprie aspettative decidendo a priori come dovrà essere.

“La nostra natura ci reclama, non ci sono scappatoie. Se a noi nasce una pera e la vestiamo da cocomero, sempre una pera rimane” sostiene l’autore. 

L’anima del protagonista del libro che si ritrova ad oscillare da un genere all’altro e a ritrovarsi improvvisamente donna, racchiude in realtà molte ambiguità tipiche della natura umana e non sempre accettate dagli altri. Mentre la madre accoglierà in maniera protettiva questa diversità, il padre lo rifiuterà con vergogna e delusione.

Siamo abituati ad avere una visione del mondo fatto di etichette che ci rappresentano, ma non sempre il ruolo che ci viene assegnato ci corrisponde davvero. Questa prospettiva può essere rassicurante agli occhi di un genitore ma distruttiva per un figlio che non riesce ad esprimere il suo vero sé.

Andrea è un ragazzo che, una mattina, all’età di 13 anni, diventa una ragazza. La condizione di Andrea non è però definitiva, ma continuamente mobile. Questa variabilità creerà il disagio del non riuscire ad essere inserito in alcuna “etichetta socialmente nota”. Il nome scelto per il protagonista è già indice di indefinitezza, essendo utilizzato anche in Italia sia al maschile che al femminile. Dopo una serie di conflitti con la figura paterna e dopo aver subito atti di bullismo a scuola, Andrea trova il suo equilibrio accettando il suo reale IO. Ad aiutarlo in questa impresa eccezionale accorrerà Livia, figura preziosa. Livia incontrerà Andrea in un bar dopo 15 anni dalla maturità e cominceranno a parlare con naturalezza: da quel momento diventeranno inseparabili. La potenza di questo legame sta nell’accettare la reale natura di Andrea, amando la sua anima e non il contenitore che la racchiude.

Un libro di narrativa indicato non solo per i genitori ma per tutte le persone che, almeno una volta nella loro vita, si sono sentite come Andrea.

Simona Bianchini

Psicoterapeuta

“Torna l’estate e l’amore”.