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Le opere di Arnaldo Pomodoro. {sur}face a Soliera fino al 10 gennaio 2021

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Obelisco per Cleopatra. Foto Dario Tettamanzi

Il Castello Campori in provincia di Modena ospiterà fino al 10 gennaio 2021 l’arte di Arnaldo Pomodoro con la mostra {sur}face. L’esposizione, suddivisa in due parti, è dedicata alla messinscena “La passione di Cleopatra” di Ahmad Shawqi sui ruderi di Gibellina (1989) e all’esperienza immersiva Labyr-Into. All’esterno, ad accogliere il pubblico, troneggia l’Obelisco per Cleopatra alto quattordici metri
Arnaldo Pomodoro

Quando uno due più grandi scultori contemporanei e il patrimonio architettonico italiano si uniscono quello che ne scaturisce è un connubio incredibile e spettacolare. Il Castello Campori di Soliera, un tempo degli Estensi, è uno dei patrimoni italiani in concorso al FAI (Fondo Ambiente Italiano) e si può votare fino all’12 dicembre. Le opere di Arnaldo Pomodoro apprezzate ed esposte in tutto il mondo creano questo contrasto tra l’antico ed il moderno, dando al pubblico la possibilità di arricchirsi sui entrambi i fronti anche attraverso l’esperienza sensoriale.

L’obelisco in acciaio corten e bronzo è stato creato nel 2008 e rimarrà ospite nella piazza di Soliera in comodato d’uso come dichiara il sindaco Roberto Solomita.

 «La presenza magnetica dell’Obelisco per Cleopatra, che per tre anni abiterà la piazza di Soliera dà la misura immediata di quanto sia cruciale l’apertura ai linguaggi dell’arte contemporanea per consolidare l’identità culturale della nostra città. Grazie al percorso, intimo e straordinario, all’interno dell’opera di Arnaldo Pomodoro, il Castello Campori conferma la propria vocazione al contemporaneo, come luogo in grado di accogliere il visitatore e di accendere curiosità profonde».

Entrando nel Castello di Soliera la prima parte della mostra, dedicata alla messinscena per “La passione di Cleopatra” presenta i costumi di scena originali, i disegni preparatori e i bozzetti scenografici, oltre alle fotografie e ai video dello spettacolo.

La seconda parte della mostra racconta la genesi di Ingresso nel labirinto, un’opera ambientale di circa 170 mq iniziata nel 1995 e costruita quasi interamente in fiberglass patinato con foglia di rame nei sotterranei dell’edificio ex Riva-Calzoni di Milano.

Attraverso i rilievi Untitled (fiberglass, 2005) e Continuum (bronzo, 2010) ed Ingresso nel labirinto, studio (bronzo, 2011-2020), realizzato appositamente per questa mostra ed esposto per la prima volta al pubblico al Castello Campori di Soliera.

Ingresso nel labirinto, 1995-2011 (veduta dalla stanza dedicata a Cagliostro). Foto Dario Tettamanzi

Nell’ultima sala i visitatori potranno fare esperienza di Labyr-Into, una delle prime applicazioni immersive in Italia nell’ambito dell’arte contemporanea e la prima in assoluto dedicata ad un’opera di Arnaldo Pomodoro, basata sulla tecnologia Gear’VR’ e ‘Oculus’RifT. Il progetto, realizzato da Oliver Pavicevic e Steve Piccolo, costituisce una libera interpretazione di Ingresso nel labirinto, nella sua versione 3D, un’opera nell’opera, oltre che dentro l’opera.

Screenshot dell’esperienza multisensoriale in realtà virtuale Labyr-Into. Dentro il labirinto di Arnaldo Pomodoro di Oliver Pavicevic e Steve

Anche i più piccoli sono coinvolti attraverso una sala interamente dedicata a loro, pensata ad “altezza di bambino” e dotata di supporti didattici audio e video, e visite guidate e laboratori didattici curati dal Dipartimento Educativo della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e realizzati in collaborazione con la Ludoteca “Il Mulino” di Soliera.

L’esposizione è visitabile il sabato, la domenica e nei giorni festivi con orario 9.00-13.00 e 15.00-19.30. Ingresso gratuito. Nel rispetto della normativa vigente, saranno contingentati gli accessi; è pertanto consigliata la prenotazione.

Per informazioni: Fondazione Campori (T. +39 059 568580, info@fondazionecampori.it, www.fondazionecampori.it, www.solieracastelloarte.it); All Around Art (M. +39 366 5232551, info@aaa- allaroundart.com, www.aaa-allaroundart.com). Per prenotare le visite guidate e i laboratori didattici: Ludoteca “Il Mulino” (T. +39 059 568587, ludoteca@fondazionecampori.it).