Home Animali L’Agopuntura per gli animali, di grande aiuto in casi di artrosi

L’Agopuntura per gli animali, di grande aiuto in casi di artrosi

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Cucciolo di bassotto@pixabay

Nel 1999 il dott. Roberto Giaconella medico chirurgo veterinario si è formato prendendo, dopo un corso internazionale, il suo primo diploma di agopunturista

Negli anni successivi la passione e i primi risultati in questa disciplina lo hanno portato a specializzarsi alla scuola francese di agopuntura che si basa su un approccio diverso da quello tradizionale cinese, al termine del corso triennale teorico e pratico Giaconella ha superato eccellentemente l’esame finale.

Lo abbiamo incontrato e intervistato incuriositi da questa tecnica.

Dott.Giaconella quali sono le origini e l’utilizzo dell’agopuntura sugli animali?

“La pratica dell’agopuntura in medicina umana è molto diffusa ma anche la storia della pratica sugli animali risale a tempi antichissimi. Si narra la storia di alcune frecce scagliate sui cavalli che si spezzarono e rimasero infisse nel corpo del cavallo e, dopo alcuni giorni, il cavallo guarì da alcune patologie ortopediche. Da allora in Cina nacque l’agopuntura utilizzata anche sugli animali. La pratica è nata migliaia di anni fa in contemporanea in varie parti del mondo. In Sudamerica gli aghi usati erano delle spine del pesce che venivano messe in posti precisi per curare alcune patologie e queste tecniche vennero usate anche in Mesopotamia. Si tratta di una disciplina antichissima e per gli animali, come per gli umani, sono stati fissati dei punti da utilizzare. Questi in totale sono 360 sia sul cane che sul gatto ma si può eseguire anche sui cavalli e animali esotici”.

Su quale principio agisce l’agopuntura?

“Si individuano 12 meridiani, lungo di essi vengono posizionati degli aghi. Lo scopo principale è quello di riequilibrare le energie interne che non sono in equilibrio. Partendo dal simbolo del Tao il concetto è di avere un’energia in un equilibro stabile, noi abbiamo informazioni entranti dall’ambiente, dall’alimentazione o dai nostri avi. Queste informazioni determinano la nostra energia detta QI che se non fluisce bene fa sì che si sviluppi la malattia. L’agopuntura è un metodica che agisce su questo squilibrio”.

Quali disturbi si possono curare negli animali?

“Partendo dallo studio dei sintomi si può riequilibrare il flusso energetico alterato che spesso origina artriti o artrosi.

Quindi senza l’utilizzo di antinfiammatori si può eliminare il dolore e ripristinare le funzioni fisiologiche. 

Ma è anche risolutiva per problemi cardiaci,  dermatologici, immunitari e respiratori oltre a risolvere patologie difficili da curare con la medicina a noi più nota. 

L’Agopuntura è consigliata anche dal Organizzazione Mondiale della Sanità. Essa si può fare a tre livelli, locale (punti locali) o distale (punti distali) più sofisticata ed il terzo livello, il più complesso, si usa per la modificazione del carattere soprattutto per animali difficili da governare, agitati”.

Quante sedute sono necessarie per vedere i primi risultati nei pet?

“Per iniziare una decina di sedute (una o due a settimana) sono sufficienti. Il pet non viene sedato se non attraverso altri punti di agopuntura. Possono essere usati diversi tipi di aghi di varie dimensioni dai 4 mm ai 5 cm di altezza il cui diametro può variare, essi sono in rame e in metallo. Oppure si può usare un altro tipo di ago fatto con tre metalli diversi. I punti dove si mettono gli aghi sono dei punti dove varia la polarizzazione delle cellule conosciuto dall’antichità ma scoperto scientificamente solo ai giorni nostri tramite l’istologia. Sono dei punti con dei riferimenti anatomici. Gli aghi si tengono 20 minuti. Alla fine di un ciclo possono essere eseguite anche delle sedute di mantenimento una volta al mese. Oppure, una volta guarito il pet, appena ci sono di nuovo segnali di -riavvio- della patologia per prenderla in tempo”.

Esiste anche l’acqua puntura ossia inserire delle vitamine in liquido o delle infissioni in grani d’oro per dare persistenza all’effetto.

Per esempio l’acqua puntura è usata per la displasia dell’anca oltre all’agopuntura nei punti precisi con un effetto duraturo nel tempo. Un altro metodo, per i soggetti fobici dell’ago, è la laser puntura con bassa potenza (watt), una volta individuati i punti lasci agire il laser e l’effetto è lo stesso dell’ago puntura senza infilare l’ago. Già dopo le prime sedute il paziente guarisce come nel caso della gastrite. Purtroppo il pet arriva spesso dopo aver provato tutte le terapie tradizionali che non hanno avuto successo e di solito arrivano solo casi ormai nello stato cronico”.

Negli animali non esiste l’effetto placebo, quindi il risultato è veritiero?

“La parte interessante della pratica sull’animale è che è esente dall’effetto placebo, quindi se il cane guarisce è grazie all’agopuntura”. 

Il dott. Roberto Giaconella riceve nella sua clinica di via Eugenio Checchi (Roma) tutti i giorni dalle 17 alle 19 previo appuntamento telefonico.