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“Il tè nel deserto” di Bernardo Bertolucci al Cinema in Piazza

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Giovedì 24 luglio, nell’ambito della rassegna Cinema in Piazza, nell’arena di Piazza S. Cosimato a Trastevere, organizzata dall’appassionato, inarrestabile e vulcanico gruppo dei ragazzi del Piccolo America, si è tenuta la proiezione del film “Il tè nel deserto” con una serata interamente dedicata al ricordo del grande regista Bernardo Bertolucci scomparso il 26 novembre 2018

In apertura dell’evento, Valerio Carrocci, presidente dell’associazione, ha ringraziato l’intervenuta Sindaco, Virginia Raggi, ricordando e apprezzando il gesto realizzato dalla Prima Cittadina alla sede di Casapound, tenutosi la mattina, rammentando però che la stessa non è un’occupazione abitativa, e lanciando perciò l’appello, “di non lasciare nessuna famiglia, nessun genitore, nessun bambino senza casa”. Ringraziamenti anche per il Presidente della Repubblica Mattarella ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, i quali hanno inviato i propri saluti agli organizzatori ed una ideale partecipazione all’evento, il Presidente della Regione Zingaretti per l’appoggio alla buona riuscita di tutta la manifestazione, agli sponsor, SIAE e Alitalia tra gli altri.

Presenti Clare Peploe ultima compagna del regista, che ha fortemente appoggiato l’organizzazione della rassegna ed assistito all’intera proiezione.

Prima della prevista proiezione de “The Sheltering Sky”, film del 1990 riproposto in lingua originale, con una egregia interpretazione di John Malkovich.

Il consulente della festa del Cinema di Roma, Francesco Zippel, ha condotto un’intervista con l’attrice americana Debra Winger, appositamente giunta da New York per l’evento.

Per l’attrice, il film ha rappresentato la sua ultima partecipazione ad una grande produzione, prima del suo ritiro temporaneo dalle scene ed una svolta nel suo percorso di crescita, professionale ed umana. Rispetto al suo rapporto con Bertolucci ha dichiarato “mi sono avvicinata a Bertolucci con innocenza e non con ignoranza”. L’attrice ha raccontato come il film le abbia consentito di sentirsi “avvolta ed accolta, con la mia storia, all’interno della storia del film” un film che è stato “una esperienza di esplorazione ed esposizione” sostanzialmente quindi un’esperienza di viaggio vera e propria.

Alla domanda su cosa di cosa di unico nel suo modo di essere regista avesse avuto modo di cogliere, lavorando con Bertolucci, la Winger ha risposto “Il suo cuore”.

Mostrando nel dichiararlo, una chiara commozione e rivelando il forte rapporto che la univa al maestro. Successivamente all’incontro con l’attrice americana, si è svolta la proiezione, con una piazza come al solito gremita di spettatori, conclusasi con prolungati applausi alla pellicola ed ad una ancora evidentemente emozionatissima Debra Winger.

Parlando con questi ragazzi mi sono reso conto che non sapevano quasi niente di cinema e mi sono detto: ma guarda che bello, impareranno il cinema proiettandolo e costruendolo!”
Bernardo Bertolucci

Paolo Flamini