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Svezia-Italia 1-0, primo round dello spareggio agli svedesi

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Già, perché di un vero e proprio round si è trattato, con il campo trasformato nel primo tempo in una specie di ring.

Fin dall’inizio gli svedesi l’hanno buttata sul piano della provocazione, approfittando della maggiore stazza fisica in loro possesso, sotto gli occhi di un arbitro fin troppo benevolo nei loro riguardi, che ha permesso loro di picchiare i nostri indisturbati o quasi.
Non che l’Italia abbia perso solo per questo motivo, naturalmente. Il gioco della nostra Nazionale è senza verticalizzazioni, senza spunti individuali degni di nota, e soprattutto, cosa paradossale per una squadra che gioca con molti esterni, senza sovrapposizioni sulle fasce. Finiamo costantemente per sbattere sui muri eretti dalle difese avversarie, non importa da quali giocatori essi siano formati, è successo contro la Macedonia, contro l’Albania, non contro la Spagna che ci ha messo alle corde. Non abbiamo idee di gioco, gli attaccanti non vengono mai messi nella condizione ottimale per battere a rete.
Ventura questa volta abbandona il modulo marchio di fabbrica, i 4-2-4, per ripiegare su un più vecchio ma sicuro 3-5-2, ma , complice la scarsa vene dei nostri attaccanti.

Immobile e Belotti, e un Verratti che in Nazionale è l’ombra di quello che è considerato unanimemente uno dei più forti centrocampisti del mondo, il miglioramento non si vede.

La Svezia è una squadra tradizionalmente ostica, che ha sempre giocato le partite sul piano fisico, al quale però, nel corso degli anni ha unito una tecnica sempre crescente, messa in campo da calciatori per lo più militanti in campionati esteri importanti, quali la Premier League, la Bundesliga e la Ligue francese.
Il primo tempo si può riassumere così.

Svezia compatta e arcigna in difesa, lanci lunghi per gli attaccanti, i quali non disdegnano di farsi largo a gomitate nella nostra area, e i nostri difensori in trincea.

L’Italia riesce a concretizzare una sola occasione in tutto il primo tempo, con un colpo di testa di Belotti su cross di Darmian dalla sinistra.
Nella ripresa l’Italia parte abbastanza bene, spingendo di più e tenendo in mano il gioco, soprattutto sulle fasce, con Candreva pericoloso al 48’, ma è la Svezia a passare al primo tentativo di tiro in porta. Su una rimessa laterale Toivonen anticipa Chiellini di testa appoggiando a Johansson, il quale tira e, complice una deviazione di De Rossi, insacca alle spalle di Buffon, spiazzato dalla deviazione. 62’ e 1-0 per la Svezia.
La reazione dell’Italia è compromessa dalla cattiva sorte in occasione del palo di Darmian al 70’ sul quale si era già gridato al gol. Da qui in avanti ripetuti tentativi poco lucidi degli azzurri vengono bloccati puntualmente dalla difesa svedese, e neanche l’ingresso di Eder e Insigne cambia un minimo l’andamento della gara.

Si finisce sull’1-0 e lunedì sera ci sarà il ritorno a Sansiro, ma ci vorrà tutta un’altra prestazione da parte degli azzurri, per strappare il biglietto per Russia 2018.

Valter Laurenti

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