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Steaua Bucarest-Lazio 1-0, quando la porta è stregata

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Andata dei sedicesimi di finale di Europa League, nella terra di Dracula la Lazio rimane vittima di quello che sembra effettivamente un sortilegio ultraterreno, dal momento che non riesce a segnare neanche un gol, pur avendo prodotto un discreto numero di occasioni, alcune delle quali veramente clamorose

La Steaua, squadra dal passato glorioso, fu fondata nel 1947 come Associazione Sportiva dell’Esercito su iniziativa di alcuni ufficiali della Casa Reale di Romania, con decreto firmato dal generale Mihail Lascăr.

Oggi è una squadra piuttosto modesta che ieri ha impostato la sua partita sul ritmo forsennato e sul pressing, approfittando di una Lazio in versione piuttosto rimaneggiata per via del turn over.

Anche se questo non deve costituire un alibi per la squadra di Inzaghi, in quanto gli elementi che hanno sostituito i “titolari” sono in tutto e per tutto validi per poterne prendere il posto in più di un’occasione.

Semplicemente è stata una partita difficile sul piano dell’agonismo, condizionata da un errore di posizione di un difensore che ha permesso alla Steaua di segnare il suo gol in contropiede.

La partita inizia in maniera vivace e combattuta, tant’è che già al 9’ viene ammonito Milinković per un fallo piuttosto duro su Pintilii. Un susseguirsi di azioni abbastanza pericolose si alternano da una parte e dall’altra, finchè al 28’ un errore di Nani dà il via al contropiede rumeno con un lancio preciso di Budescu per Gnohere, il quale a tu per tu con Strakosha non sbaglia e porta in vantaggio la Steaua. 1-0.

Al 31’ Steaua vicina al raddoppio sempre con Gnohere e sempre servito da Budescu. Poi il break della Lazio con tiro di Nani parato dal portiere. Al 40’ nuova occasione per la Steaua con Man fermato da Luiz Felipe.

Lazio vicinissima al pareggio con un colpo di testa di Milinković su calcio d’angolo. Si va al riposo.

Si riprende con le stesse formazioni fino al 54’ quando Immobile e Anderson sostituiscono Caicedo e Nani. Il brasiliano riesce a dare una svolta alla partita, approcciando alla gara in maniera totalmente diversa dalle ultime prestazioni e producendosi in affondi da par suo sulla fascia. Il più clamoroso di tutti però per via centrale al 60’ quando l’uno-due con Milinković consente ad Anderson di presentarsi solo davanti al portiere. La conclusione a lato è tutta da dimenticare.

Con una Lazio arrembante e Steaua che reagisce con contropiedi insidiosi, la partita è tutt’altro che noiosa.

Al 68’ occasione per la Steaua con Budescu che si allarga troppo davanti a Strakosha. All’83’ affondo di Anderson sulla sinistra, che dopo aver saltato due uomini entra in area e appoggia un pallone sul quale si avventa Caceres il quale, prima spinge il pallone verso la porta e poi, finendogli sopra con il corpo, lo ritira fuori, fallendo la più clamorosa delle occasioni. Un’altra incursione sella sinistra dello scatenato Anderson viene fermata dall’arbitro per un fallo di Immobile in area. Poco altro ancora e la partita finisce.

Valter Laurenti

Napoli-Lazio

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