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Serena Brancale accende Roma con uno show esplosivo per celebrare 10 anni di carriera al Roma Summer Fest 2025

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Serena Brancale in concerto il 7 giugno all'Auditorium Parco della Musica
Dopo il travolgente successo del Baccalà On Tour, che ha collezionato oltre cinquanta date in tutta Italia, Serena Brancale torna sul palco con un nuovo show per festeggiare dieci anni di carriera. L’occasione è una delle più prestigiose dell’estate romana: il Roma Summer Fest 2025, dove l’artista pugliese ha incantato il pubblico con un concerto sabato 7 giugno nella suggestiva cornice della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. 

Con una performance che mescola vocalità soulful e movimenti da vero ballerino, Klem ha creato la giusta tensione emotiva e festosa per accogliere la protagonista della serata. Ad accompagnarla sul palco, la sua band e un ospite d’eccezione: Dropkick, il finger drummer diventato virale sui social per i suoi groove ipnotici. L’apertura del live è affidata a “La zia”, seguita da una serie di brani che intrecciano ironia e introspezione, tra cui un’improvvisata (e spassosa) dedica a un vicino di casa insofferente ai suoni elettronici: “Kin D Merd”, un pezzo che dimostra l’irresistibile capacità di Brancale di trasformare ogni esperienza in musica e teatro.

Dropkick
Il concerto è un viaggio musicale che attraversa generi e geografie. Dalla pulsazione jazz di “Like a Melody” – presentata in un’atmosfera da jazz club stile Blue Note – fino al ritmo serrato di “Je so’ pazzo” di Pino Daniele, omaggio a uno dei maestri della musica napoletana, co-autore ispiratore del nuovo repertorio.

Non mancano momenti di puro spettacolo, grazie a un coinvolgente corpo di ballo “Made in Puglia” e a un ensemble musicale d’eccezione: tra i nomi spiccano Giulia Gentile agli archi, Marco Bottoni al pianoforte e agli arrangiamenti, e naturalmente Dropkick alla ritmica. Tutto è curato nei dettagli, dalla regia musicale fino al cambio d’abito che trasforma Brancale da performer urbana in diva glitterata con un lungo abito lamé rosa.

Il live è costellato di omaggi: un sorprendente  “Andamento Lento” di Tullio De Piscopo, fino a una versione rivisitata di “Thriller” di Michael Jackson, rielaborata in chiave “Brancale” e dedicata a Quincy Jones, uno dei suoi riferimenti musicali più importanti.

Nel corso dello show, Serena improvvisa, gioca con la voce, sperimenta: dalla bossa nova dedicata a un fan del pubblico, Maurizio, fino al tributo a Fred Buscaglione con “Guarda che luna”. Il tutto condito da battute, storytelling e tanta, tantissima energia.

Un momento toccante arriva con il vincitore di Sanremo Giovani 2025: Settembre. “Lo vedevo alle prove, a Sanremo, sempre con il sorriso. Aveva la cazzimma. Quando l’ho sentito ho pensato: questo ragazzo vincerà. E ha vinto davvero”.
Settembre e Serena Brancale

Il gran finale arriva con “Serenata”, brano inciso con Alessandra Amoroso, che suggella la chiusura di uno show tanto potente quanto autentico. E mentre annuncia l’uscita imminente del nuovo disco – anticipato da singoli già virali in Europa – Serena Brancale dimostra, ancora una volta, di essere una delle artiste più complete del panorama italiano: cantante, polistrumentista, performer e direttrice d’orchestra di se stessa.

Il suo concerto non è solo musica, ma un manifesto artistico: tra jazz, soul, house, tradizione partenopea e ritmi sudafricani, Brancale fonde le sue radici con le nuove sonorità globali. Un’esperienza dal vivo che è, a tutti gli effetti, un viaggio multisensoriale.