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“Sanremo Giovani World Tour” sul palco dell’Officina delle Arti Pasolini

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I vincitori del "Sanremo Giovani World Tour" sul palco dell'Officina delle Arti Pasolini
Sul palco dell’Officina delle Arti Pasolini, lo scorso 29 marzo, si sono esibiti i finalisti delle due serate di Sanremo Giovani 2018, con la data zero del “Sanremo Giovani World Tour” 

MahmoodEinar, Daschema, NyvinneLaRua e Federica Abbate con il “Sanremo Giovani World Tour” porteranno la musica italiana da Tunisi, Tokyo, Sidney, Buenos Aires, Toronto fino a Bruxelles.

Quattro di loro sono stati presenti sul palco dell’Officina Pasolini, il laboratorio di Alta Formazione nato quattro anni fa grazie al Fondo Sociale Europeo e alla Regione Lazio. Si tratta di un Centro Professionale per i giovani, completamente gratuito, come tutte le iniziative da esso proposte.

“L’idea è come se fosse un’antica bottega rinascimentale in cui alcuni artisti passano le loro conoscenze ad artisti più giovani” dichiara Tosca durante la presentazione della serata.

I sei vincitori sono stati selezionati tra i 26 finalisti di Sanremo Giovani 2018, definito in conferenza stampa dal vicedirettore della Rai Claudio Fasulo “la ciliegina sulla torta” di un Sanremo 2019 veramente eccezionale. Tutte le serate saranno racchiuse in un docu-film dal filmaker Federico Catalano realizzato in collaborazione con la Rai.

All’Officina delle Arti Pasolini il primo artista ad esibirsi è stato il venticinquenne Einar. Bresciano ma di origini cubane è arrivato in Italia con la madre e la sorellina quando aveva solo dieci anni. Fin da piccolo, già la passione del canto, ha iniziato subito ad esibirsi nei karaoke. Apre la serata del 29 marzo con uno dei suoi brani più amati “Centomilavolte” e un difficile “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo.

Einar

LaRua lo alternano sul palco, la band che dal 2009 si dedica alla passione per musica con innumerevoli prove per poi riuscire a far conoscere il loro genere (new folk con solarità moderne) sui palchi di tutta Italia. All’Officina hanno conquistato il pubblico con il ritmo e la presenza scenica di tutta la band e il carisma del cantante. Cantano il brano più conosciuto “Alla mia età si vola” presentato a Sanremo Giovani e “Non ho la tristezza” che porta nel testo un pezzo del loro sogno. Concludendo con la spettacolare interpretazione de “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla.

LaRua

Cambiando completamente genere, l’unica presenza femminile sul palco è stata la giovanissima italo francese Nyvinne una polistrumentista dalla voce suadente. Nyvinne con grazia e dolcezza commuove portando il suo brano in francese “Blues d’alcool” che merita una traduzione per la comprensione del profondissimo testo.

Quarti ed ultimi prima del gran finale i Daschema. Tutti toscani, arrivano da percorsi differenti ma da famiglie con la passione per la musica. Interpretano “Luce “ di Elisa e omaggiano Toto Cotugno con “Lasciatemi cantare”.

Tra microfoni muti e imprevisti vocali è stata comunque una delle più belle serate mai viste.

La freschezza e la genuinità di questi giovani sono impagabili, è stato un bellissimo regalo, inaspettato, con un grande musicista e padrone di casa: Maurizio Filardo.

Da una prova generale (solo due ore) ne è scaturito uno show completo. Per il pubblico è stato un privilegio assistere a qualcosa di unico, ci siamo portati via una cosa che abbiamo visto solo noi.

Attraverso l’impegno e con la riqualificazione di un posto completamente abbandonato, gli organizzatori ci hanno dimostrato che si può interessare il pubblico con la passione. Il prossimo evento all’Officina delle Arti Pasolini sarà venerdì 5 aprile con la pièce teatrale “Il musicista”.

Sara Cacciarini

“Carl Brave all’officina Pasolini”.