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Romaison celebra il Natale di Roma attraverso la storia del cinema e del costume

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Steve Reeves e Gordon Scott sul set di Romolo e Remo 1961 regia di Sergio Corbucci
Nella giornata del 21 aprile si celebra il “Natale di Roma” e, Romaison, ha voluto omaggiare la capitale ripercorrendo la sua narrazione nel cinema

Questa si presenta come un’occasione per raccontare una pagina bellissima della storia e del costume italiano che ha visto il suo successo a Roma a partire dagli anni ’60.

Il genere del film storico nasce in Italia all’inizio del XX secolo. Le sue tipiche ambientazioni classiche molto spettacolari hanno portato alla definizione, per questo genere di pellicole, di “Colossal”. Alcuni esempi li troviamo in Cabiria, del 1914, di Giovanni Pastrone (primo film ad essere girato alla Casa Bianca) e in Quo vadis? del 1913 diretto da Enrico Guazzoni.

Questi si presentano come film storici ma anche quasi di fantasia e per questo motivo i costumi hanno grande importanza e devono essere molto curati fino a diventare dei veri capolavori di sartoria. In questo modo sono diventati dei veri e propri punti di riferimento per il cinema europeo e americano, i quali hanno iniziato a guardare con grande ammirazione le pellicole nostrane.

Nell’epoca del fascismo il genere storico-mitologico veniva considerato un’efficace strumento di propaganda, basti pensare al film Scipione l’Africano” del 1937, di Carmine Gallone. Nonostante il successo, fu però censurato quasi subito per l’eccessiva violenza e nudità presente nelle scene, diventando ben presto un genere considerato “deviante” per la mentalità dell’epoca.

Dagli anni ’40 inizia l’epoca d’oro del film mitologico, che durerà fino agli anni ’60. In questo arco di tempo venivano prodotti dai trenta ai quaranta film l’anno, che spopolavano anche all’estero.

Si presentano come film d’amore, d’azione con protagonisti maschili prestanti e muscolosi, spesso atleti di professione. Le interpreti femminili erano sempre bellissime donne, le celebri “maggiorate”, così come gradiva la moda dell’epoca. Possiamo parlare di stereotipi, sì, ma con un pizzico di ironia. Le commedie diventavano in questo modo ricche di fantasia, ritmo e colpi di scena.

In quegli stessi anni Cinecittà diventa, per il mondo, la fabbrica del sogno. Le grandi produzioni americane la utilizzavano per girare i loro colossal. Poiché Cinecittà offriva set ideali, tecnici e artigiani capaci ma soprattutto costumisti e sartorie di alta qualità. Il tutto permetteva costi molto più bassi rispetto a quelli statunitensi.

Il Natale di Roma (il 21 aprile 753 a.C. fu fondata la Capitale) può essere anche celebrata con il racconto del film “Romolo e Remo”. Il colossal del 1961 diretto da Sergio Corbucci, che prima di diventare una grande firma di iconici “Spaghetti western” (per questo è stato spesso citato come modello da Quentin Tarantino), ha realizzato anche film storici.

Per la pellicola sui gemelli fondatori di Roma, Corbucci ha scelto Steve Reeves, già Mister Universo, e Gordon Scott, che si scontrano in lotte e duelli. Le interpreti femminili sono due donne meravigliose a noi care: Virna Lisi ed Ornella Vanoni.

In “Romolo e Remo” è fondamentale l’azione, il focus è tutto sullo scontro, tanto che in America il film viene esportato con il titolo “Duel of the Titans” (il duello dei Titani). Lo scontro diventa quindi fulcro di espressione e comunicazione.

La stessa vicenda, in epoca odierna, è raccontata nel film “Il Primo Re”, del 2019, diretto da Matteo Rovere. Vincitore di un David di Donatello, il film è ambientato nel Lazio dell VIII secolo. I due protagonisti, interpretati da Alessandro Borghi e Alessio Lapice indossano costumi per i quali è stata fondamentale un’estrema ricerca. Ideati da Valentina Taviani, i costumi ricostruiscono in modo fedele equipaggiamenti da guerra, ad esempio delle corazze tipiche dell’epoca.

Importante si è rivelata la collaborazione con la sartoria Peruzzi, che ha realizzato gli abiti di scena. Un esempio di artigianato storico, portato avanti da tre generazioni che rappresentano ad oggi l’eccellenza dell’arte e dell’artigianato del cinema italiano a Roma.