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Come preparare la pelle all’esposizione al sole

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L'esposizione al sole in vacanza
Con l’arrivo della bella stagione tutti sognano un’abbronzatura perfetta. Ecco dei semplici consigli per preparare la pelle ad una corretta esposizione al sole

La cute o pelle,  con la sua superficie di circa 2 m² e 4 kg di peso, è l’organo più pesante del nostro corpo  ed è deputato alla protezione  dei tessuti sottostanti: muscoli, ossa, organi interni.

La pelle consta di tre strati principali – l’epidermide, il derma e il sottocute – ciascuno costituito da numerosi sottostrati.  Ad essa sono annessi i follicoli piliferi, le ghiandole sebacee e sudoripare che giocano un ruolo importante nelle funzioni  generali.

In perenne evoluzione, è uno degli organi più dinamici, la pelle assolve a diverse funzioni:

  • Protezione: barriera anatomica fra l’esterno e l’interno del corpo, dotata di specifiche funzioni immunitarie. È la nostra migliore e principale difesa contro: agenti chimici, fisici, batteri e virus.
  • Termoregolazione: è in grado di mantenere la temperatura del nostro corpo stabile tramite meccanismi di cessione del calore (vasodilatazione), generazione di calore (orripilazione) il controllo della perdita di liquidi (sudorazione)
  • Sensibilità: media il tatto, infatti, è dotata di numerose  terminazioni nervose in grado di rilevare variazioni termiche, pressioni, vibrazioni e sensazioni dolorose.
  • Assorbimento: le piccole molecole  possono diffondere liberamente nell’epidermide.
  • Proprietà metaboliche: è sede di produzione di vitamina D, inoltre funge da  serbatoio di riserve lipidiche.
  • Attrazione sessuale: odore e pigmentazione.
  • Sociale: è l’organo principale con cui ci interfacciamo con gli altri, l’aspetto della nostra pelle influisce su come gli altri ci vedono.
Perché è importante proteggere la pelle

La pelle, oltre ad essere il nostro biglietto da visita, è l’indice più visibile della nostra salute e benessere generale.

I raggi solari sono il nemico numero uno per la nostra pelle.

La luce solare raggiunge la terra sotto forma di tre tipi di radiazioni ultraviolette (UV):

  • UV-C : vengono filtrate dall’ozono atmosferico e pur avendo energia molto elevata non raggiungono la superficie terrestre.
  • UV-B:  stimolando la melanogenesi sono i diretti responsabili dell’abbronzatura duratura e che prosegue anche dopo l’esposizione.
  • UV-A : capaci di penetrare fino al derma dove possono danneggiare collagene ed elastina. Sono responsabili della pigmentazione immediata della pelle, che compare già durante l’esposizione al sole e che regredisce in circa 2 ore. Gli UVA, essendo più penetranti, sono quelli maggiormente imputati nella genesi di eritema solarescottaturetumori cutanei,  fotoaging (invecchiamento cutaneo indotto dall’esposizione solare).
Regole per preparare e proteggere la pelle all’esposizione al sole:

Reduce dalla stagione invernale la pelle appare poco luminosa e spenta. In vista dell’estate, sognando un colorito dorato e radioso, molti si lanciano in soluzioni last minute, quali sedute di lampade UV, autoabbronzantiintegratori alimentari, sperando  di arrivare già preparati alla prima esposizione al sole e di ottenere un’abbronzatura perfetta in poco tempo.

La pelle è rimasta coperta durante i lunghi mesi invernali e non è più abituata ad essere esposta direttamente alla luce solare per cui va preparata con attenzione e cura per evitare scottatureeritema solare e macchie solari.

È fondamentale che l’esposizione sia  graduale e controllata.

Di seguito una serie di consigli per evitare i danni di un’esposizione solare selvaggia ed  intensiva.

  1. Buona routine cosmetologica durante tutto l’anno

Una corretta detersione, idratazione e protezione sono misure quotidiane semplici e fondamentali per avere una pelle sana.

La detersione consente la rimozione  di “impurità”  presenti sulla cute: sebo, sporco, sudore, residui di cosmetici, cellule morte. Riducendo la carica microbica cutanea gioca un ruolo importante nella prevenzione di infezioni batteriche o micotiche.

Il detergente  “ideale”  dovrà avere un pH compreso tra 5 e 6, senza alterare la barriera idrolipidica e la flora cutanea residente.

L’idratazione cutanea è un complesso meccanismo che regola il contenuto d’acqua presente nella pelle. La  scorta d’acqua  presente nello strato corneo dona alla cute morbidezza, flessibilità ed elasticità. Quando l’idratazione scende sotto i valori normali, la pelle appare arida e spenta, fino ad essere desquamata, screpolata.

Le creme idratanti sono usate con lo scopo di fissare e/o trattenere acqua sulla cute.

La protezione dai raggi solari avviene  attraverso una serie di accorgimenti.

È fortemente consigliato limitare al minimo l’esposizione diretta alle luce del sole, soprattutto nelle ore più calde, e usare filtri solari con adeguata protezione anche in città e d’inverno.

Quando ci si espone al sole l’uso di una protezione solare che abbia un adeguato livello di schermatura è indispensabile e deve essere commisurato alla sensibilità dell’individuo e all’intensità dell’irradiazione solare. Le creme da prediligere sono quelle con SPF superiore a 30. La crema andrebbe riapplicata più volte durante la giornata e comunque dopo essersi bagnati o aver sudato troppo.

Dopo il bagno, sia in mare o piscina, è buona abitudine fare una doccia con acqua dolce per eliminare il sale e residui di altre sostanze sulla pelle che potrebbero renderla più sensibile e vulnerabile.

L’utilizzo di autoabbronzanti, che hanno la funzione di colorare solo la pelle, non esula dall’utilizzo di uno schermo solare.

Le lampade abbronzanti non preparano la pelle al sole, anzi la espongono ad un importante stress ossidativo, l’uso ne è fortemente sconsigliato.

Gli integratori solari, assunti almeno un mese prima dell’esposizione, possono aiutare la pelle ad essere meno sensibile e reattiva al sole.

2. Scegliere gli alimenti giusti

Il cibo  è l’alleato perfetto per una splendida abbronzatura.

Ecco i cibi giusti per preparare la vostra pelle all’esposizione solare in modo naturale

  • alimenti ricchi di  vitamina A: carote, pomodori, albicocche, melone, verdure a foglia verde, il pesce grasso (salmone, sgombro). Tra le verdure che hanno discrete quantità di vitamina A troviamo anche il sedano, i broccoli, i cavolini di Bruxelles e il cavolo,
  • alimenti ricchi di  vitamina E: oli vegetali e cereali. Gli oli vegetali (arachidi, soia, mais, palma,  girasole ecc.) e il germe di grano,
  • Gli antociani:  spiccate proprietà antiossidanti prevengono e neutralizzano la formazione di radicali liberi responsabili del danno ossidativo.