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La parola sensibile. Il politicamente corretto e la discriminazione al Festival della psicologia

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"Generi. Punti di svista?" -Festival di psicologia
In onore del Festival della psicologia, lo scorso giovedì 13 maggio Paola Biondi, Michela Murgia con Lorenzo Gasparrini hanno portato avanti la questione, attualmente tanto discussa, sulle disparità di genere 

La questione inerente alle disparità di genere, rappresenta attualmente una delle discussioni più sensibili nella popolazione. Cos’è fondamentalmente politicamente corretto?
Nel corso del tempo numerose sono state le questioni ma soprattutto le parole che hanno cambiato la loro semantica. A volte ci capita di attribuire significati a parole che, una volta, ne avevano uno diverso.

Per quanto riguarda la disparità di genere, si tocca un argomento del tutto sensibile e delicato; tutto ciò è il vertice della cosiddetta discriminazione. La discriminazione rappresenta una delle più grandi “malattie umane”. Si è discriminati perché si è diversi, perché si è grassi, perché si è più deboli ma soprattutto esistono ancora discriminazioni di genere. Numerosi sono i femminicidi che avvengono nel mondo, frutto di un’evoluzione culturale non ancora avvenuta.

Poter far comprendere cosa sia realmente politicamente corretto è molto complesso. È necessario un processo di massa, un processo che entri nella vita di tutti; bimbi, giovani e anziani. Poter migliorarsi e cambiare, è frutto di intelligenza, di maturità. Distaccarsi da schemi che non sono scritti ma che son solo in frutto di idee, generazioni passate. E come ogni generazione è giusto che ci siano passi avanti per sperare in un futuro migliore. Ancora oggi molte persone combattono nei loro posti di lavoro; piccoli diritti indispensabili alla vita di una persona, non rispettati.

Il punto più indispensabile è l’aspetto psicologico. In una società che non guarda più in faccia l’essenza dell’individuo, sentirsi parte di un gruppo sociale a volte, rappresenta una salvezza. Non è legge divina essere in un gruppo ma sentirsi accettati per quello che si è, fare in modo che gli altri possano includerci e rispettarci ci fa sentire appagati .

Molta gente soffre di depressione, solitudine. Questo perché? Per il semplice essere discriminati da una società che ti condanna solo perché sei te stesso. Il segreto? Iniziare ad abbattere stereotipi e pregiudizi e vivere la vita con la giusta serenità e dignità.