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Al Palazzo delle Esposizioni “World Press Photo 2023” le foto finaliste e il premio “foto dell’anno”a Evgeniy Maloletka

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Chad Ajamian, Australian Floods in Infrared  Una foresta allagata a Mungindi, in Australia il 19 aprile 2021. Questa zona forma un bacino naturale, che può ulteriormente isolare le comunità remote per intere settimane. Questa serie offre una prospettiva unica sulle recenti alluvioni che hanno devastato le aree del Nuovo Galles del Sud, in Australia. Nella produzione di immagini aeree a infrarossi la vegetazione ha toni rosa e rossi, in netto contrasto con il blu e il ciano dell’acqua. Queste immagini servono a rendere le aree da poco inondate facilmente distinguibili da parte dei soccorritori, impegnati negli interventi di recupero. Vincitore regionale Premio Categoria Open Format - Sud est asiatico e Oceania
Sono 120 le foto finaliste al concorso internazionale di fotogiornalismo “World Press Photo 2023” e sono esposte in anteprima nazionale al Palazzo delle Esposizioni dal 5 maggio al 4 giugno. L’esposizione è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography

La nuova gestione del Palazzo delle Esposizioni a Roma propone un ricco programma di mostre con un focus particolare sulla fotografia in sinergia con musei internazionali, in programma per l’anno 2023 le mostre dedicate a Donald McCullin e Boris Andreevič Michajlov che aprì il festival del 2002 questa è una preziosa anteprima dichiarata durante la conferenza stampa di inaugurazione della mostra “World Press Photo 2023”.

Marika Cukrowski manager della mostra e curatrice di World Press Photo la fondazione olandese nata nel 1955 che riunisce il meglio del giornalismo visivo e che premia tutti i fotografi professionisti (grazie al lavoro di una giuria indipendente che quest’anno ha analizzato 60.000 fotografie in concorso) ha dichiarato in conferenza stampa:

“Organizziamo una mostra di fotogiornalismo itinerante ogni anno quest’anno World Press Photo 2023 è stata presentata prima ad Amsterdam il 22 aprile al De Nieuwe Kerk e poi adesso a Roma, andremo poi in tutto il mondo. Ogni anno nella selezione facciamo attenzione a temi di interesse attuale quest’anno in rilievo le proteste in Iran, la crisi climatica e, infatti, il tema vincitore del 2023 non stupisce che sia la guerra in Ucraina che si è aggiudicato il premio foto dell’anno”.

Il vincitore è Evgeniy Maloletka fotografo ucraino in questa foto molto dura ritrae una donna colpita dai bombardamenti in un reparto maternità. “Questo momento tragico” sottolinea la curatrice della mostra “evidenzia quanto sia importante il fotogiornalismo per venire a conoscenza di contesti di cui altrimenti non si saprebbe mai niente sottolineando in questo modo la libertà di stampa e di informazione”.

Evgeniy Maloletka Ucraino, nato nel 1987 Attacco aereo alla clinica di maternità di Mariupol Iryna Kalinina (32 anni), una donna incinta e ferita, viene trasportata da una clinica di maternità danneggiata durante un attacco aereo russo a Mariupol, in Ucraina, il 9 marzo 2022. Il suo neonato, chiamato Miron (che significa “pace”), nasce morto e mezz’ora dopo anche Iryna è deceduta. Un rapporto dell’OSCE ha concluso che l’ospedale è stato preso di mira deliberatamente dalla Russia, causando tre morti e diciassette feriti. La giuria ha ritenuto che la foto rappresentasse un attacco al futuro dell’Ucraina.
Vincitore globale Premio Foto dell’anno
Tra i premiati: per il premio World Press Photo Story of the Year vincitore Mads Nissen, fotografo danese, con la sua storia The Price of Peace in Afghanistan, realizzata per Politiken/Panos Pictures.

Il lavoro, attraverso nove inquietanti ma bellissime foto, vuole ricordare le difficoltà quotidiane del popolo afghano che vive ora sotto il regime dei talebani in assenza di aiuti internazionali.

Mads Nissen danese, nato nel 1980 Il prezzo della pace in Afghanistan
Vincitore globale Premio Reportage dell’anno
Didascalia
Non potendosi permettere il cibo per la famiglia, i genitori di Khalil Ahmad (15 anni) hanno deciso di vendere il suo rene per 3.500 dollari. La mancanza di posti di lavoro e la minaccia della fame hanno portato a un drammatico aumento del commercio illegale di organi. Herat, Afghanistan, 19 gennaio 2022.

Per il Premio Reportage dell’anno ed i progetti a lungo termine il vincitore è Battered Waters fotografa armena Anush Babajanyan, per VII Photo/National Geographic Society e gli open format dedicata a progetti che utilizzano diversi media (dal video, al documentario interattivo, alle foto disegnate), è il fotografo egiziano Mohamed Madhy.

Infine, tra i vincitori regionali, si menzionano due fotografi italiani: il primo, Simone Tramonte che ha vinto nella categoria Long-Term Projects per l’Europa con il suo lavoro Net- Zero Transition.
Simone Tramonte italiano, nato nel 1976 Transizione a emissioni zero nette
Le energie rinnovabili, le nuove tecnologie per la produzione alimentare e l’economia circolare possono essere viste come le tendenze fondamentali tra le aziende europee che cercano una transizione verde. Secondo l’OHCHR (Ufficio Risorse Umane Personale Civile), il cambiamento climatico indotto dall’uomo è la più grave minaccia per l’ambiente naturale e per la società che il mondo abbia mai sopportato. Ciò ha spinto l’Unione Europea a fissare obiettivi volti a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e a ridurle allo zero netto entro il 2050. Il fotografo ha documentato le tecnologie innovative che offrono possibili percorsi verso questi obiettivi.
Vincitore regionale Premio Categoria Progetti a Lungo Termine – Europa
Il secondo Alessandro Cinque che è stato invece premiato tra i vincitori regionali per il suo progetto Alpaqueros.
Alessandro Cinque italiano, nato nel 1988 Alpaqueros
Vitali per il sostentamento di molte persone nelle Ande peruviane, gli alpaca affrontano nuove sfide a causa della crisi climatica. Con i pascoli naturali che si restringono e i ghiacciai che si ritirano, questi animali lottano sempre di più per pascolare e idratarsi. Le comunità di alpaqueros (allevatori di alpaca) a loro volta possono essere costrette a spostarsi ad altitudini più elevate o ad abbandonare il loro stile di vita. Per combattere queste difficoltà, gli scienziati sperano di affrontare il problema creando razze più resistenti alle temperature estreme. La giuria ha apprezzato il modo in cui questo reportage dimostra come la cultura e l‘identità siano profondamente intrecciate con l‘ambiente.
Il reportage di Alessandro Cinque ha avuto il supporto del National Geographic e del Pulitzer Center.
Vincitore regionale Premio Categoria Reportage – Sud America

Il World Press Photo Contest 2023 ha coinvolto giurie regionali e una giuria globale formata da Brent Lewis, Angela Jimu, Hideko Kataoka, Kateryna Radchenko, Tomas Ayuso, Felipe Dana, Maika Elan che hanno selezionato prima le 24 foto finaliste e poi le 4 vincitrici per ogni categoria che saranno esposte al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 4 giugno 2023.