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Aneddoti e ricordi nella serata dedicata a Lucio Dalla al Museo MAXXI di Roma

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Museo MAXXI -Roma ph Cosimo Trimboli_Courtesy Fondazione MAXXI
Un palco e una platea piena nello spazio esterno del Museo MAXXI di Roma nella serata del 19 luglio “Omaggio a Lucio Dalla” ricca di ospiti speciali che con lui hanno condiviso pezzi di vita: Pupi Avati e Pierdavide Carone moderati da Ernesto Assante, Roberta Giallo con le sue note liriche e infine il sound jazz di Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Andrea Rea, Daniele Sorrentino e Luigi Del Prete

Aneddoti e ricordi si sono susseguiti durante tutta la serata, dalle nostalgiche parole di Assante “Gino Paoli lo aveva appena scoperto ma doveva partire in turnée, all’epoca Lucio Dalla suonava solo il clarinetto, lo lasciò a provare con il gruppo per una settimana e, quando tornò Lucio sapeva suonare il pianoforte, certo nella sua maniera originale, però è stato unico,  un genio, nessuno impara a suonare il pianoforte in una settimana”.

Pupi Avati ph.Cosimo Trimboli_Courtesy Fondazione MAXXI

Interviene Pupi Avati grande amico dell’artista “Lucio aveva un senso del sacro, andava a messa tutte le mattine era destinato a diventare un personaggio”. Lucio è sempre stato convinto di riuscire ad avere successo, da quanto nelle osterie si faceva prestare 50 lire da Pupi per comprare una ciotola di tonno, fagioli e cipolle, perché non poteva permetterseli, promettendo un giorno di diventare famoso. E ci è riuscito “lo sai che sono destinato a diventare grande” diceva a Pupi.

“Lucio ha realizzato il suo sogno perché era un sogno enorme. Oggi insegno nelle scuole di recitazione e quasi tutti i ragazzi mi confidano di avere un piano B, quindi realizzeranno il piano B e non il piano A. Lucio è riuscito a realizzarsi molto di più di quanto avesse sognato, si definiva il ragno perché non offriva un caffè a nessuno e si vedeva brutto. Da bambino era bellissimo era la star dei teatri parrocchiali bolognesi suonava la fisarmonica vestito in frac. Dalla vita ha avuto la consapevolezza di questo talento”.

Ernesto Assante e Pierdavide Carone ph Cosimo Trimboli _Courtesy Fondazione MAXXI

Pierdavide Carone, cantautore romano, ha avuto modo di conoscerlo, anche se per poco. Di lui ha ricordato con nostalgia quando Lucio lo spronava a cambiare impostazione.

 “Lucio mi ha insegnato a stare al mondo mi ha -sporcato-mi ha dato la possibilità di esprimermi”.

Sul palco è giunto il momento della musica, e Roberta Giallo con la sua aria estrosa e colorata ha interpretato alcun dei brani più famosi di Lucio Dalla, ha raccontato la loro amicizia, la sua generosità artistica e le osterie in cui trascorrevano il tempo.

Dedica proprio a Lucio “Piazza Grande” e le sue canzoni jazz la cui ispirazione deriva proprio dall’incontro con il genio dell’artista.  Roberta conclude il suo concerto cantando con la sua voce dai toni lirici lasciando tutti senza fiato sulle note di “Caruso”.

Roberta Giallo ph Cosimo Trimboli_Courtesy Fondazione MAXXI

Ed è arrivato il momento jazz tanto atteso. L’aria si è fatta più fresca, il pubblico ormai malinconico e sognante un artista tanto amato viene risvegliato dal torpore della nostalgia con le note di Stefano di Battista, Andrea Rea, Daniele Sorrentino e Luigi Del Prete.

Stefano si esibisce la camicia regalatagli da Lucio dopo una scommessa per uno stop chorus su  un brano di Dizzy Gillespie “A night in Tunisia” suonata a Sorrento.
Stefano Di Battista ph Cosimo Trimboli_Courtesy Fondazione MAXXI

L’entrata di Nicky Nicolai che accenna ad aneddoti con Lucio, i due sono stati amici per molto tempo, conclude la serata lasciandoci con affetto e condivisione.

Forse questo è uno dei modi migliori di ricordare gli artisti. Ricordando pezzi di vita raccontati da chi ha condiviso la passione, il lavoro e la musica.

Nicky Nicolai ph Cosimo Trimboli_Courtesy Fondazione MAXXI

Le serate estive del MAXXI continuano con i prossimi appuntamenti dedicati prima a Pino Daniele il 26 luglio e poi il 27 luglio a Franco Battiato.