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Massimo Nicolini un giovane attore italiano si racconta

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Massimo Nicolini
Massimo Nicolini lo abbiamo incontrato in occasione del suo ultimo spettacolo in scena al Teatro Eliseo “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco” dove interpreta il ruolo del fratello Theo, personaggio fondamentale nella vita dell’artista
Subito disponibile per un’intervista, è educato e gentile nonostante la visibile stanchezza per uno spettacolo così impegnativo anche se già “rodato” in altre città italiane (Fermo, Trieste e Firenze). L’attore riminese ha alle spalle un’attiva carriera teatrale soprattutto in Sicilia dove vince anche 2010 il Premio Siracusa Stampa Teatro. Risponde alle nostre domande con un sorriso dall’alto del suo metro e ottantacinque di altezza.
Massimo Nicolini nel ruolo di Penteo, Le Baccanti di Euripide regia di Antonio Calenda. Siracusa 2012
Lei è molto giovane e ha già all’attivo diverse interpretazioni teatrali soprattutto con i classici greci nella splendida cornice di Siracusa, come è nata la decisione di diventare un attore?

Faccio teatro come professionista  da dodici anni più o meno, la “vocazione” è arrivata abbastanza presto… 

Per mia fortuna si è trasformata in mestiere quasi subito dopo l’Accademia di Alessandra Galante Garrone a Bologna. Il mio amore per la recitazione è nato in un laboratorio di teatro, ai tempi del liceo. Era un tentativo di mettere in scena “Re Lear”: avevo 17 anni, un amico mi disse “vieni con me” e non sono più ritornato.

La “Scelta” e l’accettazione di questo mestiere invece ha origini molto recenti. Fare l’attore in Italia in questo momento presuppone una scelta per forza di cose, è un mestiere meraviglioso ma estremamente feroce. Se capisci, come è capitato a me, che è quella la strada che devi seguire non riesci a fare a meno di percorrerla, pur non sapendo dove ti porterà
Adesso è in scena fino al 4 marzo al Teatro Eliseo di Roma con “Van Gogh l’odore assordante del bianco” dove interpreta il fratello Theo, come si è preparato su un personaggio così fondamentale nella vita del pittore?

Grazie alla fitta corrispondenza che i due fratelli intrattenevano abbiamo avuto molto materiale sul quale basarci per la costruzione del personaggio, anche se il volume di lettere e le informazioni pervenute propendono in maniera maggiore verso Vincent. Ma dalle “poche lettere” (40 contro 400) di risposta da parte di Theo si riesce a delineare il suo carattere. Poi certo il testo fa il resto. Un’analisi del testo approfondita dà quasi sempre tutte le informazioni necessarie, se ci si lavora tanto e con pazienza

Theo sembra a un certo punto della pièce l’unica salvezza per Van Gogh, ma ne procastina la libertà, conoscendo bene il personaggio, lo fa per protezione nei confronti del fratello? Van Gogh morirà suicida, quindi ogni tentativo di salvezza da parte di Theo sarà vanificato, cosa può dirci di più sull’amore che lega i due (ricordiamo che fu proprio Theo a chiamare il primo figlio maschio con il nome di Vincent)
Alla morte di Vincent Van Gogh le parole che Theo pronuncia alla madre sono: ”era davvero mio fratello”. Il loro era un intreccio di anime molto fitto che però non preclude la capacità di giudizio. Avere avuto un fratello come Vincent non deve essere stato semplice ed a volte amare significa anche andare contro la volontà dell’altro, se lo si fa per il suo bene. Non possiamo sapere veramente quanto fosse complesso e articolato il loro rapporto e sarebbe presuntuoso pensare di poterlo comprendere nella sua totalità. Quello che possiamo fare è accostarvici in maniera empatica per coglierne ogni sfumatura  e questo lo si può fare solo attraverso il cuore
Com’è lavorare con un attore famoso e con un ruolo così importante come Alessandro Preziosi?
Alessandro Preziosi è un attore di grande talento e professionalità. Sono molto contento di dividere il palco insieme a lui. C’è una forte intesa su quelli che sono i codici teatrali senza i quali sarebbe difficile “giocare” insieme. È grazie a questa intesa che sulla scena i nostri Vincent e Theo scoprono ogni giorno qualche pezzetto in più…
La tournée continuerà con altre tappe italiane,  invece quali sono i suoi progetti a breve termine?

Saremo in scena con “l’Odore assordante del bianco” fino a metà aprile, dopo la terza settimana a Roma al teatro Eliseo (fino al 4 marzo) ci aspettano Napoli, Bologna, Salerno e tante altre piazze…nel frattempo si lavora già per i prossimi progetti a i quali però regalo il silenzio per farli germogliare…

Ci saluta lasciandoci un po’ di mistero, non vi resta che andarlo a vedere per scoprire di più.

Massimo Nicolini

Photo: Francesco Martino, Franca Centaro

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“Vincent van Gogh. l’odore Assordante del Bianco” al Teatro Eliseo

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