Massimo Iannone non è solo un vocal coach di fama internazionale, ma un vero ambasciatore del belcanto italiano nel mondo. La sua carriera si snoda tra palcoscenici prestigiosi, masterclass in ogni angolo del globo e una passione sconfinata per la musica lirica. Oltre alla sua indiscussa esperienza come cantante, Iannone ha dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento, portando il suo sapere a giovani cantanti provenienti da diverse culture, Cina, Giappone, Messico, Australia, Stati Uniti e in India, il paese che ama da oltre vent’anni e che ha scoperto inizialmente grazie a una passione culinaria, affinando tecniche e trasmettendo l’amore per l’opera
Recentemente, Iannone ha vissuto un’esperienza straordinaria in India, dove ha tenuto una “Masterclass” e una “Lectio Magistralis” intitolata Recitar Cantando, una conferenza che ripercorre la storia dell’opera attraverso il recitativo. Un evento che ha raggiunto oltre 500.000 visualizzazioni sui social media. Non solo un successo in termini numerici, ma anche un’opportunità per avvicinare un pubblico nuovo e diverso all’opera italiana, con particolare attenzione al recitativo, elemento fondamentale nella tradizione del belcanto. Questo si può vedere sulle sue pagine social, ricche di contenuti ed esempi come se fossimo ‘dietro le quinte’ di un’opera e che stimola la curiosità dei follower che è stata soddisfatta anche attraverso l’intervista docufilm di Bruno Carenini su una piattaforma italo-americana che ha avuto oltre 3 milioni di visualizzazioni.
Il Maestro Iannone ha reso il viaggio in India non solo un trionfo personale, ma anche un modo per rafforzare il legame tra l’Italia e il mondo attraverso The Neemrana Music Foundation di New Delhi, fondata da Priya Wacziarg e dalla sua famiglia che hanno dedicato la vita alla passione per l’opera.
La “Lectio Magistralis” ospitata dell’Istituto di cultura italiana di New Delhi, e organizzata dall’Ambasciata italiana in India, si è trasformata grazie alla visione di Iannone, in un “Patrimonio operistico italiano” per una sera, diventando il fulcro di una cultura che affonda le radici nella tradizione italiana, ma che ha saputo abbracciare il mondo intero. In questa cornice, Iannone ha raccontato come l’opera sia passata da Mantova a Napoli, fino ad arrivare a Parigi e Vienna esplorando il legame che unisce le diverse tradizioni europee.
Ma il suo impegno non si limita solo alla diffusione della musica lirica. Massimo Iannone è un innovatore nel mondo della didattica, utilizzando i social media per connettersi con i giovani cantanti. I suoi video, che documentano le prove e offrono consigli pratici, sono diventati un cult per chi aspira a una carriera nel canto lirico. Nonostante le critiche iniziali del mondo accademico è stato uno dei pionieri nel portare la musica lirica sui social, oggi la sua visibilità è una risorsa preziosa per il mondo del canto.
Iannone non si definisce un “punto di riferimento” per i suoi allievi, ma piuttosto un amico di fiducia. È questa la sua filosofia: insegnare con passione, ma anche con empatia. Crede fermamente che il cuore della didattica anche nell’autostima, una lezione che ha ricevuto da Alfredo Kraus, il celebre tenore spagnolo, che gli insegnò a pensare a se stesso come al “più grande tenore del mondo”. Questa autostima è fondamentale per affrontare le difficoltà di un percorso professionale musicale, dove la determinazione e lo studio incessante sono essenziali.
La sua carriera, che lo ha visto esibirsi in sedi prestigiose è stata arricchita dall’incontro, grazie ai trentasei anni trascorsi nel Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con grandi direttori d’orchestra che hanno segnato la storia della musica: Carlo Maria Giulini, Georges Prêtre, Leonard Bernstein e Wolfgang Sawallisch.

Tra gli aneddoti della sua lunga vita artistica ricorda e ci racconta con grande entusiasmo quando Giulini consegnava gli spartiti su cui andava a sottolineare con la matita rossa e blu tutti i segni dinamici, suggerendo ai cantanti anche quelli dell’orchestra; per quanto riguarda Prêtre le note non erano dei puntini neri ma ognuna era una vibrazione che viene dal cuore, mentre di Bernstein ricorda che non bisognava perdere tempo in ripetizioni inutili e a Sawallisch riconosce il principio che ogni direttore d’orchestra dovrebbe parlare solo di riferimenti musicali.

La sua passione per l’opera non è solo tecnica: è un’esperienza emotiva che stimola endorfine per portare felicità a chi ascolta e soprattutto nel rapporto tra cantante e vocal coach in uno scambio continuo di energia come è avvenuto con i giovani artisti della The Neemrana Music Foundation. Quest’anno ad arricchire l’offerta formativa il Maestro ha consegnato la borsa di studio Massimo Iannone Vocal Coach & Friends ai due cantanti Sartak Darapuri e Jhannobi Roy che saranno ospiti in Italia il prossimo agosto per un’esperienza didattico musicale che li coinvolgerà sia come spettatori che come protagonisti di un concerto alla Villa Museo Giacomo Puccini di Torre del Lago.

Ma Massimo Ioannone è anche un uomo che sa guardare oltre la musica. Da anni pratica il buddismo, una filosofia che gli ha permesso di affrontare le sfide della vita con serenità. La filosofia orientale, che ha abbracciato da dodici anni, lo ha aiutato a trovare equilibrio come insegna lo “Ying e lo Yang”. La sua visione della vita è una continua ricerca di consapevolezza, nella quale la musica è un mezzo per diventare una persona migliore.
Anche la sua vita privata si intreccia con la sua carriera. Massimo Iannone è un esempio di un amore che non conosce barriere, come conferma la sua unione civile, un legame solido che rappresenta una testimonianza importante anche per la comunità LGBT. Spiritualità e amore sono le fondamenta per farlo emergere e conquistare il Premio Caruso nel 2022, il Premio Una vita per la musica 2023, l’incarico onorifico come professore all’Università di Handan e il Premio Thomas Shippers entrambi nel 2024.
Guardando al futuro, Massimo Iannone nel 2026 porterà la sua Lectio Magistralis “Recitar Cantando” in giro per l’Italia e il mondo, continuando a insegnare e a trasmettere la sua passione per il canto. Non mancheranno Masterclass prestigiose tra cui un ritorno negli Stati Uniti, in America Latina, allo Staynway&sons di Monaco marzo 2026. Ospite abituale in giurie di concorsi per cantanti lirici a maggio 2025 sarà alla “Golden Soloist Award Competition” Musikverein di Vienna e al Concorso “Voci in canto” di Uzzano a settembre 2025.

Iannone, dunque, non è solo un Maestro, è un innovatore e un ambasciatore della cultura musicale italiana. Con la sua passione per il canto e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica, continua a ispirare le nuove generazioni di cantanti lirici e ad affermarsi come uno dei protagonisti del panorama dell’opera internazionale.

Massimo Iannone: A Journey of Beauty and Music Across the World
Massimo Iannone is not only an internationally renowned vocal coach but also a true ambassador of Italian bel canto across the globe. His career spans prestigious stages, masterclasses around the world, and an immense passion for opera. In addition to his indisputable experience as a singer, Iannone has devoted much of his life to teaching, sharing his expertise with young singers from various cultures, including China, Japan, Mexico, Australia, the United States, and India—the country he has cherished for over twenty years, initially discovered through his love for its cuisine. There, he has refined techniques and passed on his love for opera.
Recently, Iannone had an extraordinary experience in India, where he held a “Masterclass” and a “Lectio Magistralis” titled Recitar Cantando, a lecture that traces the history of opera through the recitative. This event garnered over 500,000 views on social media. Not just a numerical success, but also an opportunity to introduce a new and diverse audience to Italian opera, with a special focus on the recitative—an essential element of the bel canto tradition. This is evident on his social media pages, which are filled with content and examples that give followers a ‘behind-the-scenes’ glimpse of opera, sparking curiosity. This was further satisfied through the docufilm interview by Bruno Carenini on the Italian-American platform, which garnered over 3 million views.
Master Iannone made his journey to India not only a personal triumph but also a means to strengthen the bond between Italy and the world through The Neemrana Music Foundation of New Delhi, founded by Priya Wacziarg and her family, who have dedicated their lives to a passion for opera.
The “Lectio Magistralis,” hosted by the Italian Cultural Institute in New Delhi and organized by the Italian Embassy in India, was transformed, thanks to Iannone’s vision, into an evening celebrating “Italian Operatic Heritage,” becoming the heart of a culture rooted in Italian tradition yet embracing the world. In this setting, Iannone traced how opera moved from Mantua to Naples and then to Paris and Vienna, exploring the connections between various European traditions.
But his commitment goes beyond just spreading opera. Massimo Iannone is an innovator in the field of education, using social media to connect with young singers. His videos, documenting rehearsals and offering practical advice, have become cult classics for those aspiring to a career in opera singing. Despite initial criticism from the academic world, he was one of the pioneers in bringing opera to social media. Today, his visibility is a valuable resource for the world of vocal performance.

Iannone does not consider himself a “role model” for his students but rather a trusted friend. This is his philosophy: teaching with passion but also with empathy. He firmly believes that the core of education lies in building self-esteem—an important lesson he learned from Alfredo Kraus, the famed Spanish tenor, who taught him to think of himself as “the greatest tenor in the world.” This self-confidence is essential to overcoming the challenges of a musical career, where determination and relentless study are key.
His career, enriched by thirty-six years spent in the Choir of the National Academy of Santa Cecilia, has allowed him to collaborate with legendary conductors who have shaped music history: Carlo Maria Giulini, Georges Prêtre, Leonard Bernstein, and Wolfgang Sawallisch. Among the many anecdotes from his long artistic life, he fondly recalls how Giulini would mark scores with red and blue pencils, highlighting dynamic markings and suggesting musical cues for singers as well as the orchestra; he remembers how Prêtre viewed each note not just as a black dot but as a vibration coming from the heart; and from Bernstein, he learned never to waste time on unnecessary repetitions. He also recalls that Sawallisch believed that a conductor should only speak of musical references.
Iannone’s passion for opera is not just technical; it’s an emotional experience that releases endorphins, bringing joy to those who listen, and especially in the relationship between singer and vocal coach in a continuous exchange of energy, as experienced with the young artists of The Neemrana Music Foundation. This year, to enrich the educational offering, the Maestro awarded the Massimo Iannone Vocal Coach & Friends scholarship to two singers, Sartak Darapuri and Jhannobi Roy, who will visit Italy this August for a musical-educational experience that will involve them both as spectators and as performers in a concert at the Giacomo Puccini Museum Villa in Torre del Lago.
But Massimo Iannone is also a man who looks beyond music. He has practiced Buddhism for years, a philosophy that has allowed him to face life’s challenges with serenity. The Eastern philosophy, which he embraced twelve years ago, has helped him find balance, as taught by the concept of “Ying and Yang.” His view of life is a continuous quest for awareness, where music is a means of becoming a better person.
Even his private life intertwines with his career. Massimo Iannone is an example of a love that knows no boundaries, as confirmed by his civil union—a solid bond that serves as an important testament for the LGBT community. Spirituality and love are the foundations that have allowed him to emerge and win the Caruso Prize in 2022, the “Una Vita per la Musica” Award in 2023, an honorary professorship at Handan University, and the Thomas Shippers Award, both in 2024.
Looking to the future, Massimo Iannone will take his “Recitar Cantando” Lectio Magistralis around Italy and the world in 2026, continuing to teach and pass on his passion for singing. Prestigious masterclasses will also follow, including a return to the United States, Latin America, and Staynway&sons in Monaco in March 2026. A regular guest on juries for opera singing competitions, in May 2025, he will be at the “Golden Soloist Award Competition” at the Musikverein in Vienna, and in September 2025, he will participate in the “Voci in Canto” competition in Uzzano.
Iannone, therefore, is not only a Maestro; he is an innovator and an ambassador of Italian musical culture. With his passion for singing and his ability to convey emotions through music, he continues to inspire new generations of opera singers and solidify his position as one of the leading figures in the international opera scene.